Il 7 ottobre del 1989 centinaia di migliaia di persone scendevano in piazza a Roma per la prima grande manifestazione contro il razzismo. Il 24 agosto dello stesso anno a Villa Literno, in provincia di Caserta, era stato ucciso un rifugiato sudafricano, Jerry Essan Masslo, noto per le sue battaglie contro il lavoro nero e lo sfruttamento degl'immigrati.
A 20 anni di distanza, il razzismo non è stato sconfitto, continua a provocare vittime e viene alimentato dalle politiche del governo Berlusconi. Il pacchetto sicurezza approvato dalla maggioranza di centrodestra risponde ad un intento persecutorio, introducendo il reato di "immigrazione clandestina" e un complesso di norme che peggiorano le condizioni di vita dei migranti, ne ledono la dignità umana e i diritti fondamentali.
Questa drammatica situazione sta pericolosamente incoraggiando e legittimando nella società la paura e la violenza nei confronti di ogni diversità.
Intanto, nel canale di Sicilia, ormai diventato un vero e proprio cimitero marino, continuano a morire centinaia di esseri umani che cercano di raggiungere le nostre coste. E´ il momento di reagire e costruire insieme una grande risposta di lotta e solidarietà per difendere i diritti di tutte e tutti rifiutando ogni formadi discriminazione e per fermare il dilagare del razzismo. Pertanto facciamo appello a tutte le associazioni laiche e religiose, alle organizzazioni sindacali, sociali e politiche, a tutti i movimenti a ogni persona a scendere in piazza il 17 ottobre per dare vita ad una grande manifestazione popolare in grado di dare voce e visibilità ai migranti e all´Italia che non accetta il razzismo sulla base di queste parole d´ordine:
A 20 anni di distanza, il razzismo non è stato sconfitto, continua a provocare vittime e viene alimentato dalle politiche del governo Berlusconi. Il pacchetto sicurezza approvato dalla maggioranza di centrodestra risponde ad un intento persecutorio, introducendo il reato di "immigrazione clandestina" e un complesso di norme che peggiorano le condizioni di vita dei migranti, ne ledono la dignità umana e i diritti fondamentali.
Questa drammatica situazione sta pericolosamente incoraggiando e legittimando nella società la paura e la violenza nei confronti di ogni diversità.
Intanto, nel canale di Sicilia, ormai diventato un vero e proprio cimitero marino, continuano a morire centinaia di esseri umani che cercano di raggiungere le nostre coste. E´ il momento di reagire e costruire insieme una grande risposta di lotta e solidarietà per difendere i diritti di tutte e tutti rifiutando ogni formadi discriminazione e per fermare il dilagare del razzismo. Pertanto facciamo appello a tutte le associazioni laiche e religiose, alle organizzazioni sindacali, sociali e politiche, a tutti i movimenti a ogni persona a scendere in piazza il 17 ottobre per dare vita ad una grande manifestazione popolare in grado di dare voce e visibilità ai migranti e all´Italia che non accetta il razzismo sulla base di queste parole d´ordine:
No al razzismo
Regolarizzazione generalizzata per tutti
Abrogazione del pacchetto sicurezza
Accoglienza e diritti per tutti
No ai respingimenti e agli accordi bilaterali che li prevedono
Rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro
Diritto di asilo per rifugiati e profughi
Chiusura definitiva dei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE)
No alla contrapposizione fra italiani e stranieri nell´accesso ai diritti
Diritto al lavoro, alla salute, alla casa e all´istruzione per tutte etutti
Mantenimento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro
Contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone gay,lesbiche, transgender
A fianco di tutti i lavoratori e le lavoratrici in lotta per la difesa del posto di lavoro
Regolarizzazione generalizzata per tutti
Abrogazione del pacchetto sicurezza
Accoglienza e diritti per tutti
No ai respingimenti e agli accordi bilaterali che li prevedono
Rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro
Diritto di asilo per rifugiati e profughi
Chiusura definitiva dei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE)
No alla contrapposizione fra italiani e stranieri nell´accesso ai diritti
Diritto al lavoro, alla salute, alla casa e all´istruzione per tutte etutti
Mantenimento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro
Contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone gay,lesbiche, transgender
A fianco di tutti i lavoratori e le lavoratrici in lotta per la difesa del posto di lavoro
E cazzo e venitevene a Roma!!