Una settimana di ferie.
È quella che sto passando in questi giorni.
Ne avevo bisogno, ne avevamo bisogno… così ché martedì mattina ho caricato in macchina famiglia e pochi bagagli e si è partiti per la Liguria. Un tre giorni passati dalle parti di Sarzana e territori limitrofi.
Bernie ha potuto così vedere per la prima volta il mare. Per me e mia moglie è sempre un piacevole diversivo alla nostra grigia città. Tutto sommato siamo stati in giro un bel po’, abbiamo visto alcuni borghi marini, che immagino nell’estate si popolino di gente facoltosa che scende con Suv e monovolumi vari dalla Lombardia e dal Piemonte per godersi ville e barche, in questi giorni placidamente ancorati ai moli semideserti di paesi come Lerici, Portofino, La Spezia, Portovenere…
Il tempo è stato clemente o quasi, magari un po’ freddo di sera.
Ne abbiamo approfittato per un paio di buone mangiate di pesce e focacce.
Ma a parte passeggiate, mangiate, foto, filmini, parole… ho cercato di pensare un po’ a quello che è successo domenica scorsa.
Quando verso le 14.30 sono arrivato allo stadio per assistere a Toro-Catania non sapevo nulla di quello che era successo la mattina nell’autogrill di Badia al Pino dove era stato ammazzato Gabriele Sandri.
I miei amici mi misero così al corrente, compreso della decisione di una parte cospicua dei tifosi del Toro di non entrare allo stadio. E di manifestare fuori dal Comunale-Olimpico il proprio sdegno per quello che era successo. Poi, visto che molti capi ultrà non si mettevano d’accordo con le modalità della protesta, si è entrati allo stadio, chi prima, chi dopo per assistere alla partita, ma senza striscioni né cori, mentre da Bergamo arrivavano notizie che la partita era stata sospesa e rinviata per invasione (che poi non c’è stata, semmai una serie di danni alle strutture dello stadio). Una domenica di calcio atipica. Ma soprattutto una domenica di violenza, iniziata nell’autogrill di Badia al Pino e finita con l’assalto alla sede del CONI e in alcune caserme di Roma.
Mi addolora la morte di una persona, soprattutto se giovane e per motivi futili. Giorno dopo giorno si delinea la dinamica della sparatoria a Badia al Pino, e le dichiarazioni allucinanti di Luigi Spaccarotella (il poliziotto della stradale indagato per omicidio) mi ricordano, anche fin troppo quelle del carabiniere Placanica nei giorni seguenti all’uccisione di Carlo Giuliani a Genova, o a quelle dei poliziotti che “fermarono” a Piacenza Federico Aldrovandi e lo riconsegnarono alla famiglia solo all’obitorio.
Non ho preconcetti verso le forze dell’ordine. Ma sicuramente non sempre la loro presenza è sinonimo di sicurezza, tutt’altro. Forse questa volta qualcosa cambierà. Sarà per l’estrazione della vittima, rampollo della Roma bene (ed anche un po’ nera…. Basta vedere chi sfilava a Roma nelle ore seguenti all’omicidio, e al tenore degli striscioni e dei manifesti che campeggiarono la capitale), visto l’estrazione di Spaccarotella (popolare e vicino alle idee di sinistra, una rarità..), sarà per l’elevata presenza di testimoni, sarà il bisogno di dare un colpo alla botte ed una al cerchio (anche la posizione degli altri occupanti della macchina dove viaggiava Sandri si è aggravata in merito alla rissa con i tifosi juventini), ma forse per Spaccarotella le cose non passeranno molto lisce.
Resta che il vero, ulteriore, giro di vite spetterà al mondo dei tifosi.
Infatti già si annunciano nuove norme limitanti all’accesso agli stadi, ed in molti sono a puntare il dito contro i facinorosi del fenomeno ultrà.
Credo che a Sky e a Mediaset già facciano festa. Si annunciano nuovi abbonamenti in arrivo per chi sarà terrorizzato ad andare allo stadio a vedere le partite…..
Per quanto mi riguarda, non credo che soffiare sul fuoco sia la mossa più efficace.
Mi considero un appassionato di calcio e della mia squadra del cuore, e finora nulla mi farà cambiare idea e mi indurrà a disertare lo stadio e non cantare i miei inni. Ma rifiuto quel codice d’onore che obbliga a scontrarmi fisicamente con altri tifosi o poliziotti, anche se fosse per scambiarsi semplici schiaffoni (e se qualcuno chiama semplici gli schiaffoni, vi lascio intuire cosa pensa della coltellate). Credo altresì che l’Italia aspetti da numerosi anni (uhmmm… diciamo dall’inizio della Repubblica) una vera e propria riforma dell’ordinamento delle forze dell’ordine. La storia mi porta a pensare che avere un’arma in mano è una responsabilità troppo alta per un essere umano che può prendere alcune decisioni in modo del tutto arbitrario. Senza parlare della facilità che questi corpi militari hanno di essere attraversati da manovre politiche destabilizzanti o criminose…. E di quell’aurea di omertà che si crea, all’interno delle rispettive armi, in solidarietà a poliziotti, carabinieri, finanzieri quando sono al centro di inchieste giudiziarie, e questo anche grazie a coperture politiche e degli ambienti che fanno capo ai tribunali. E questo dovrebbe finire.
No so se quello che provo per il futuro sia fiducia. Sicuramente la curiosità che provo m’induce ad andare avanti secondo le mie idee, i miei valori e i miei gusti.
Amo fare l’amore, mangiare, bere, viaggiare, leggere, scrivere, guardare film, parlare con le persone, capire le cose.
Amo la mia famiglia, i miei amici e persino il mio lavoro.
Amo guardre il mare, nuotare, camminare in collina e in montagna.
Amo camminare per strade che non conosco, scoprire le storie che non so.
Amo emozionarmi sotto le stelle, ridere in una birreria, tirare calci ad un pallone in un campetto di periferia.
Amo andare allo stadio.
A questo punto della vita, Amo non cambiare idea.
E guardare l’orizzonte con Bernie.
15 commenti:
Io sono tra quelli che vorrebbero fermare il calcio per un anno, ma anche due... Ormai è degenerato in uno schifìo di soldi senza senso, malaffare e teppismo. Non so chi l'abbia definito così, ma anche a me (che lo vedo solo da casa) il calcio sembra la banlieu italiana. E' solo più un pretesto per dare sfogo a quanto di peggio c'è nell'uomo. Ormia di pulito c'è talmente poco, che sta in piedi solo più per gli interessi economici, lo sport non c'entra più nulla
...hai letto della lunga serie di morti a causa delle forze dell'ordine (????) dichiarate poi come accidentali?
ehi ma quello su?
foto che mi fa venire un'invidia...
and
www.wrong-.splinder.com
X effimeramente: sì è vero tante cose nel calcio sono brutte. Ma è lo specchio della società, quindi bisogna avvicinarsi ad esso come ci si avvicina ad altre realtà sociali. Quando vado allo stadio mi distraggo, di tanto in tanto, a vedre cose come gli striscioni di club di tifosi che vengono da alcuni reconditi lembi del Piemonte e dell'Italia. Club di tifosi da Acqui terme come da Roma, da Canelli come da Palermo.
ED anche i bambini che si divertono a rincorrere un pallone sul corridoi tra le recinzioni ed il primo anello, con il pallone che a volte s'ipenna e supera le barriere e si avvicina ai cartelloni pubblicitari, sempre qualche steward lo restituisce ai bambini... lo stadio è anche questo...
x and: una lunga lista, pagine della nostra storia... la foto ritrae io e Bernie a Tellaro, borgo di pescatori vicino a Lerici. Ovviamente io sono quello con il cappello...
Però il calcio dovrebbe essere tutt'altro, lo sport dovrebbe rappresentare una parte un po' più sana della società, come del singolo uomo che ci si dedica; dovrebbe essere educativo, perfino...
E il calcio non è vitale per il mondo, quindi se causa più male che bene, come ora, credo sia giusto prendere in considerazione la possibilità di fermarlo. Soprattutto perchè ormai ha dimostrato di poter solo peggiorare e di non essere in grado di uscire dal vortice di violenza in cui è caduto. Ovviamente non si farà mai, ma sarebbe un atto di saggezza.
il mare ligure .. bello vero?
rob.
x Effimeramente: sicuro, è più vitale una pagnotta che una partita di calcio, ma di quante cose viviamo senza che siano vitali, senza che facciano parte di bisogni primari? La musica, il cinema, internet, i libri, le spese nei centri commerciali.. rinuncieremmo a tutto per coerenza???
x rob: un bello spettacolo il mare se non c'è troppa gente intorno... ho visto anche delle meduse, buon segno, no??
...ogni votla che vado al mare sto sempre meglio...ma da quanto mi manca...
and
www.wrong-.splinder.com
Caro and il mare già manco di nuovo a me!!!
Ciao Maurone,
purtroppo in Italia ogni tanto la democrazia va in corto circuito ed i nostri diritti sono cancellati.
Rendo onore a tutti i servitori della patria,che fanno il loro lavoro con abnegazione e sacrificio,anche a rischio della vita, ma sicuramente le nostre forze dell'ordine hanno bisogno di essere riqualificate e raggiungere nuovi standard di professionalità, che in questo momento sicuramente non hanno.Sarebbe ora di una nuova mentalità anche da parte loro e soprattutto che cominciassero a disfarsi delle molte mele marce che hanno tra le loro fila. Non si coprano sempre a vicenda ma denuncino chi non è degno di quella divisa!
Poi complimenti a te per le tue belle parole finali, vedo che c'è ancora gente con valori e principi e un po' di speranza che non guasta. Un saluto.
Andrea
Le piccole cose sono quelle fondamentali per andare avanti....
mare.. mare....
rob.
x andrea: grazie per il tuo intervento, spero solo che la professionalità richiesta alle forze dell'ordine non si risolva solamente ad avere una mira migliore o a non lasciare traccie quando decidono di uscire fuori dai binari della legalità....
x stellavale: piccole cose per tutti!!!
x rob: dai.. dai..
è vero che la polizia non è sempre sinonimo di sicurezza. Dietro la divisa ci sono uomini e come tali possono sbagliare...purtroppo però i loro errori possono anche non essere piccoli sbagli.
Però tutto quello che è successo dopo, è da condannare. Secondo me, hanno approfittato di un fatto di cronaca per sfogarsi contro la polizia.
Ma ciò nonostante, chi ha sbagliato ègiusto che paghi.
X GIUY: distinguerei gli errori dai crimini.
raccontami di Torino..il centro è cambiato?
a Chieri ci passi?
rob.
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