Sono un po’ impossibilitato a scrivere come vorrei in questi giorni, mi manca un po’ il tempo e l’ispirazione, inoltre la tecnologia fa bizze a casa mia, quindi pochi post.
Rubo un po’ di tempo da lavoro, meglio di niente.
Comunque alcune cose mi hanno colpito e ve ne voglio parlare.
In una intervistasu Liberazione, Erri De Luca, uno dei miei scrittori preferiti, ha cosi commentato la sconfitta di Rutelli per la corsa al Campidoglio:
Domanda: Cosa cambierebbe della campagna elettorale di Rutelli?
Risposta: Rutelli.
Disarmante.
Ma vero.
Forse in questo maremoto elettorale che ha consegnato il paese in basso a destra, l’unica nota positiva è che si comincerà a lavorare nei partiti, almeno in quelli della fu passata maggioranza, per consegnare la politica a chi ha forze fresche e si farà fare un passo indietro a chi ha condotto, ad esempio, la sinistra a diventare una voce fuori campo.
Nella stessa ottica, la contestazione a Bertinotti al primo maggio sa di isteria fine a se stessa. Non sono mai stato attratto dal “Fausto pensiero”, almeno negli ultimi quattro anni, ma l’attacco subito al suo arrivo alla manifestazione sottolinea la miopia di chi, nell’area antagonista pensa a lui come ancora a qualcuno che tiri le file della politica, e non alla realtà, ovvero che Bertinotti è un ex leader ora vecchio, malato e sconfitto. Infatti la contestazione non verteva sulle sue scelte politiche, ma bensì alla sua partecipazione alla fiera del libro di Torino, che nei prossimi giorni aprirà i battenti e sarà dedicata alla nascita dello stato d’Israele. Fatto che ha scaldato non poco le frange filopalestinesi dell’area autonoma e antagonista.
Ora che Israele sia nata sulla deportazione e sul progrom instaturato ai danni dei palestinesi e che gli organizzatori della fiera siano stati meschini ad invitare solo Israele, comportandosi come chi se ne sbatte di dare la possibilità di dare vita ad un incontro di culture e proposte per la via della Pace, mi pare fuori di dubbio.
Ma la linea di boicottare la fiera mi pare sterile.
Per prima cosa io la fiera del libro la evito da anni. Che senso ha andare lì, pagare 30 euro per entrare, e non trovare libri scontati o in promozione, a parte quelli delle case editrici piccole e sconosciute (per questo doppiamente coraggiose, ripetto magari ai colossi Einaudi, Feltrinelli, Mondadori, ecc….)?
La fiera va bene per gli addetti ai lavori, che non pagano l’entrata, alle scolaresche e a chi è nelle condizioni economiche di permettersi di pagare un qualsiasi tipo di distrazione 30 euro, come io me lo potrei permettere se fossero 30 centesimi…
La pace in medio-Oriente non si conquista con boicottaggi isolati, ma con azioni mirate alla conoscenza di un problema da cui scaturiscono la maggior parte delle tensioni internazionali.
Israele inoltre mi fa venire in mente il colpo di genio di Gianfranco Fini di qualche anno fa.
Un volta l’MSI era una forza politica chiramente filo palestinese, non per senso di giustizia, sia chiaro, ma per posizione antisemita.
Poi traghettato il partito nel progetto di Alleanza Nazionale, Fini ha fatto una cosa molto di sinistra, anzi una cosa comunista in un certo senso. Ha scoperto l’internazionalismo. Declinato a destra però.
Ha scaricato l’improbabile amicizia col leader nazista francese Le Pen e si è accorto che la linea politica più vicina alla sua esisteva ad esempio proprio nel Likud, il partito conservatore israeliano di Ariel Sharon e Benjamin Nethaniau.
Un moderno partito conservatore, aperto al liberismo, nazionalista, capace di radicarsi trasversalmente nella società, vicino ai poteri forti economici, finanziari, religiosi del paese, che fa leva su campagne in cui un capro espiatore per i problemi del paese viene sempre trovato con naturalezza.
Vi ricorda qualcosa?
Anche ora che parte del likud e parte dei laburisti sono coinfluiti nel nuovo partito moderato Kadima, le cose non sono cambiate, anzi ha aperto nuove prospettive…..
Tutto ciò per dire che dare una speranza al progresso passa anche da dove siamo noi.
E noi dove siamo?
In un paese che vive di antipolitica e reality show se il colpo di genio lo fa Gianfranco Fini allora siamo un po’ nella merda.
15 commenti:
Lo stato di Israele è nato come è nato, ma non si può negare che ora sia uno stato con una sua cultura specifica che merita di essere ascoltata, come voce di un popolo che esiste come tale. Se I POalestinesi sono messi come sono messi, la responsabilità è solo parzialmente di Israele, è una situazione che hanno voluto tutte le altre nazioni. Quindi dire "Viva la Palestina a Morte Israele" è puerile e miope. Come sono miopi quelli che manifestano per il Tibetr. Non perchè il Tibet non se lo meriti, ma perchè non hanno la più pallida idea di quello che fanno.
Io vado al Salone del libro per le conferenze, gli stand non li guardo nemmeno più. E il biglietto intero costa 8 euro, ridotto per studenti universitari COME ME 6 euro :)))
Che poi non è detto che quest'anno ci vada, ma ben due incontri con Manuel Agnelli in un giorno solo sono una bella tentazione....
...io alla fiera del libro ci sono andato 2 volte...e non ci tonerò mai più...devono essere già passati alcuni anni...mi fa veramente schifo...sembra un centro commerciali...e poi gli incontri, non è che siano proprio una grande cosa....e poi non sono certo la persona che ambisce a conoscere in carne ed ossa gli scrittori....un po' perchè deludono sempre, un po' perchè, questi incontri si rivelano più banali del solito.....e poi boh, secondo me la bellezza del libro è proprio quella di essere libro, carta, fruscio....solitudine..
contrazione....
e pagare soldi per "vedere"....ammassati...non lo comprendo proprio....
per quanto riguarda israele....certa pretestuosa...e se c'è una cosa che mi dà fastidio è quando chi critica "israele" si becca sempre dell'antisemita...insieme a mia sorella, a scuola, c'era un ragazzo ebreo...e tu non puoi immaginare quanto fosse incazzato con israele....ed è bene anche dire, che la politica israeliana, al proprio interno, è una politica di discriminazione....e come al solito, in questi conflitti, l'iprocrisia dell'occidente...e in particolare dei potenti di ogni schieramento, non fa altro che spingere sempre più le persone verso l'integralismo, di qualunque colore-razza-religione sia...
and
www.wrong-.splinder.com
x effimera_mente: guarda non mi sognerei mai di sostenere, ad esempio, la distruzione di Israele, e condivido che le responsabilità del dramma sono da attribuire anche all'occidente, Usa e Gran Bretagna in primis, ma chi usa i raid sui civili sono proprio gli israeliani, ed è quella l'urgenza, ora.
x and: già anch'io condivido come te il senso solitario del libro, anche se ho dei bei ricordi di letture a letto con una certa persona che mi guardava con occhi speciali....
Sicuro che si comincerà a rinnovare i partiti di sinistra? bah.....
x stellavale: qualcosa si muove..... qualcosa...
da wikipedia questa volta... complimenti!
x stone: mi trovi enciclopedico?
Dire che siamo nella merda è un eufemismo!
x zapatos: speriamo non faccia l'onda.....
essì questa volta sì :-)
maurone:speriamo per davvero, perchè il rischio onda è veramente alto.
Mi sembra che l'onda sia già in vista!!!
Verità Segrete e Misteri Irrisolti
... e si salvi chi può...
x stone: contraccambio :)))))
x giuy: parlerei di onda anomala...
x profonoceano: che vista lunga!!!
x zapatos: hai un posto sul canotto?
ma Hamas che farà?
rob
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