16 gennaio 2007

Aria di casa mia

Se ci si affaccia dal balcone di casa mia si possono vedere chiaramente una varietà di cose interessanti: una corona di montagne a volte grigie e a volte marroncine (saltuariamente con la cima spizzicata dalla neve), Corso Grosseto con la sua sopraelevata ricca di traffico scorrevole, un orto abusivo, una stazione di servizio in costruzione, un cortile con un graffito votivo alla Madonna (ma il muro appartiene ad un bassofabbricato dove c’è un pornoshop!!), capannoni aziendali, solidi condomini in direzione del centro (alla mia sinistra) e casette ad un paio di piani in direzione periferia (alla mia destra), molto cielo terso, scorci del supermercato all’ingrosso della Metro, e se ti sforzi, verso est, ad un paio di km, vedi sorgere una massicciata brulla, dove, di giorno, tutto intorno volteggiano vispi uccelli simili a gabbiani (un gabbiano alla periferia di Torino? Ma va….) e alla sera invece scorgi dei fuochi (riti satanici? Acqua….). Ecco quella è la discarica Amiat di Basse di Stura, che deve il suo nome ad un fiumiciattolo che passa lì vicino e che si chiama, appunto Stura. Dove cento anni fa le massaie ci lavavano i panni, ed ora si condensano gli scagazzanti scarichi di mezza città e di diverse aziende limitrofe. Fra le quali la Rockwood. Questo stabilimento, che da lavoro a un 200 miei concittadini, è la sede di una filiale di una multinazionale americana leader nella produzione di pigmenti per vernici. Così è capitato che alcuni tecnici mandati dall’ASL 1 hanno riscontrato la «visibilità» di polveri di color rosso nel raggio di 400 metri dai reparti di lavorazione, quindi al di là dell’area occupata dalla fabbrica nel loro mirino.
A Torino abbiamo anche un Procuratore Aggiunto, scassamarroni, che si chiama Raffaele Guariniello, come avrete capito non è un puro subalpino di stirpe sabauda, quindi c’è sempre un sacco di gente che ce la su con lui perché non si fa i cazzi suoi, che andasse a Catania a fare le inchieste e non rompesse le piemontesissime scatole qui, che noi si paga le tasse per “Roma ladrona” come dice Borghezio (uno che di civiltà s’intende come io di fisica quantistica). Ebbene la Asl a chi va a dare il suo rapporto sulla zona di basse di Stura, ma proprio a Guariniello! Risultato: l’apertura di un nuovo fascicolo giudiziario, si andrà a fondo sugli eventuali effetti di quelle polveri sulla salute di lavoratori e cittadini che vivono nei palazzi vicini all’azienda.
Ma che sarà mai un po’ di polverina rossa nell’aria! Orsù bisogna dare colore alla vita!
Certo, ma se sta cacchio di polverina, anzi pigmento per le vernici, è prodotta utilizzando ossidi di ferro, solfocromati e piombo, a me qualche sudorino mi viene. Guarda caso uno studio epidemiologico, sempre della Asl, rileva nella zona delle Basse di Stura una maggiore incidenza di patologie respiratorie - anche tumorali - nella popolazione, bambini compresi, tra i fattori, oltre allo stile di vita (scarsa prevenzione, fumo, alcol) c’è anche il pesante inquinamento ambientale. Sulla sponda sinistra dello Stura, come detto c’è la simpatica discarica Amiat con i suoi gabbiani satanisti, a destra industrie inquinanti e, sino a poco tempo fa, l’inceneritore della Sardinia.
Ora mi dico: la politica è fatta di gente seria, adesso vedi come si faranno sentire in Provincia! Ed infatti, un consigliere DS, puntualizza che “Sono state decise contromisure, applicati filtri e pannelli per nascondere lo stabilimento alla vista di chi proviene dall’aeroporto”. Bella roba! Io rischio di beccarmi un tumore perché sono circondato da discariche e fabbriche inquinanti e voi vi preoccupate se un passeggero di un aereo in atterraggio magari si scandalizza alla vista di un inestetico capannone! Con il rischio che il suddetto passeggero è anche un “bauscia” e poi dice che Torino è un sacco sempliciotta… e no! Che poi Chiamparino (sindaco di Torino) se la prende a male!
E alla Rockwood che fanno? Intendono porre la questione dell’occupazione prevalente rispetto a quella ambientale. Che per quei lavoratori magari farà piacere sapere che non si profilano licenziamenti o chiusure o ricollocazioni dello stabilimento, ma insomma i polmoni sono anche i loro, e le cronache di Porto Marghera magari dovrebbero insegnare qualcosa…
Poi mica mi aspetto miracoli io dalla Rockwood… insomma loro sonno americani, mica l’hanno firmato il protocollo di Kyoto… ma se devo portare la maschera antigas per buttare il sacchetto di rifiuti organici (perché nella mia zona si fa una rigorosa raccolta differenziata porta a porta!), beh… magari potevate dirmelo prima di aprire un mutuo!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ah ma è quell'impianto industriale con quei "pannelli" che la "coprono"?? Ogni volta che li vedo mi chiedo chi abbia avuto un'idea così idiota: lo stabilimento si vede chiaramente da 355 gradi intorno, i pannelli coprono solo uno spigolo.
Purtroppo la disoccupazione fa comodo anche per questo: come arma di ricatto da parte delle aziende per averla sempre e comunque vinta. Disoccupazione vuolo dire essere tornati indietro di 100 anni con i diritti dei lavoratori e non solo. Che poi solo in Italia ci facciamo bidonare così, perchè non poniamo la benchè minima attenzione all'ambiente, qui comandano le mazzette. Probabilmente in Germania uno stabilimento del genere non avrebbe nemmeno potuto pensare di poter lavorare.

tEmPhE ha detto...

...tuo dovere sarebbe stato informarti prima di accenderlo, quel mutuo...
...o prima che torino accendesse te!
Ciau, mauro...ti ho linkato sul mio blog.
se non ti va ... tolgo subito!

Anonimo ha detto...

è una vergogna....è molto vicina alla storia dell'italsider di napoli..migliaia di operai morti per malattie dovute ale intossicazioni e dopo 20 anni ancora niente....la fabbrica ora è chiusa ma la gente è morta comunque...

Anonimo ha detto...

Ah la periferia subalpina. Ricordo quando andavo a squola al mai dimenticato itis Grassi, che in corso grosseto vedevo, a volte, le mucche pascolare. E sto parlando deglianni 80, mica del dopoguerra.
Le basse di stura, poi, prima delle montagne di rifiuti hanno accolto tonnellate di terra da riporto di dubbia composizione, omaggio della fiat di allora.
Adesso sono passato dalle Vallette a Borgo Po, una delle zone più ricche della città. Il bello è che sono sempre povero come prima, se non di più.
Un salutone.

Anonimo ha detto...

quante gite in montagna..da piccolo...
robibandito

Maurone ha detto...

X Banda Bassotti: parole sante! Ma anche in Germania non sono rose e fiori, la Ruhr qualche problemuccio d'inquinamento ce l'ha.

X Temphe: evabbè... da queste parti costano meno le case al metro quadro, e poi mi avvicinavo a lavoro; ok per avermi linkato.

X SorelleContro: la lista dei delitti ambientali sui luoghi di lavoro è lunga, spesso e volentieri le vittime poi sono lavoratori e abitanti delle zone circostanti, spesso i processi poi si concludono con dei niente di fatto, certe persone sono uccise due volte, prima dalla ditta, poi dallo stato...

X Cesare: io ho vissuto trent'anni a Santa Rita, da un anno e mezzo, mi sono accasato dalle parti di Borgo Vittoria/Madonna di Campagna, e devo dire che preferisco qui, mi pare ci siano ritmi migliori, più tranquillità, la zona è meno compromessa dal punto di vista della modernità...

X robibandito: scarpinavi eh? Io no... la mia famiglia è sempre stata poco attiva, molto "stanziale" direi, sopratutto davanti alla tv.....

Anonimo ha detto...

...a, noi cittadini della sporca brianza, è stato spedito casa casa per casa, un pieghevole con i meriti della ditta cementificatrice Holcim....cave, colline rase al suolo, quella ferita aperta in una montagna che si vede quando da Milano si arriva a Lecco....e tante altre....a due passi da casa mia una ditta a rischio Seveso, con un piano di fuga per i cittadini che resteranno vivi.......i fiumiciattoli che puntualmente si riempiono di ogni genere di sostanze chimiche....che poi tendono, spingono per filtrare nella falda acquifera....
terribile...
ho una voglia di venire a torino...
and

Anonimo ha detto...

Restyling effettuato: http://www.effimera.splinder.com/

il mio nuovo nick è Effimeramente

Maurone ha detto...

X And: sarà per questo che Battisti, e poi la Bandabardò, cantava: "....per fuggir via da te Brianza Velenosa..."?

X Bandabassotti (ora Effimera): ho già perlustrato il nuovo sito!!

Anonimo ha detto...

1)"la Rockwood. Questo stabilimento, che da lavoro a un 200 miei concittadini...": il verbo "dà" si scrive con l'accento, ignorante.
1) non citare a caso (per non usare quell'altra parola con 2 z) kyoto: devi spiegare cosa c'entra kyoto con le polveri colorate (forse con la CO2 intendevi...).
3)"sta cacchio di polverina, anzi pigmento per le vernici, è prodotta utilizzando ossidi di ferro, solfocromati e piombo, a me qualche sudorino mi viene...": invece a me vengono i sudori freddi leggendo queste cappellate! ma che caspita mescoli ossidi con solfocromati: ripassati un po' di chimica.
4) quando la rockwood si è trasferita negli anni 70 nell'attuale area non c'era nulla intorno. Se ci hanno costruito intorno la colpa non è sua (semmai dei politici che han rilasciato le concessioni) e se tu ci sei andato ad abitare sono solo affari tuoi! se avessi scelto chernobyl però sarebbe stato meglio per tutti! ci avresti evitato di leggere certe minchiate.