Tira una brutta aria.
Ieri a Torino è stata una bellissima giornata di maggio.
Sole, vento caldo di phon, luce, belle ragazze camminavano sorridenti in centro, magari consumando un bel gelato al cioccolato e amarena, da ogni borsetta spuntava una bottiglietta d’acqua, è naturale che mi venisse una gran voglia di farmi un aperitivo in un dehors di un bar o di correre a casa a gonfiare le ruote della bici per farmi un giro, magari lungo corso Casale, risalendo il Po da Piazza Gran Madre, costeggiare i Murazzi e poi il Borgo medievale, la precollina, puntare poi per Cavoretto e raggiungere il Parco Europa, stendersi su un prato con la schiena madida di salute e le tempie che battono veloci e regolari.
Ma non siamo a maggio, è gennaio. E c’erano 25°, quando invece dovrebbero essercene si e no un paio. Così invece di sentire piacevole questo tepore, mi è venuta una gran paura di questo tempo pazzo. Ma è poi veramente pazzo? O è stato fatto impazzire dalla mano dell’uomo?
L’Europa del Nord è devastata dal ciclone “Kyrill” che ha finora causato 44 morti e diversi problemi di ordine pubblico, nonché danni a cose e abitazioni. Nei tg si affollano meterologhi che spiegano e commentano le correnti ascendenti e direzionali che vorticano sul Continente. Ma servono a spiegare perché nelle grondaie delle nostre case nidificano gli Ibis che sono uccelli Africani e non si sono mai visti in Europa se non importati in gabbiette da trafficanti di animali esotici?
Tutto va un po’ alla rovescia, tutto può indurre a sentirsi smarriti.
In fondo è capitato anche l’altro giorno a Genova, durante l’udienza del processo per i fatti della caserma Diaz, dove al tavolo degli imputati ci sono 29 agenti e funzionari di Polizia che fecero irruzione nella scuola dormitorio la notte tra il 21 e il 22 luglio 2001 durante il G8 di Genova (93 persone picchiate e arrestate e poi prosciolte dai giudici e divenute parte offesa). Tutti sono accusati, a vario titolo, di lesioni gravi, violenza privata, danneggiamenti, perquisizione arbitraria, percosse. Ma anche di falsità ideologica, calunnia per aver orchestrato il ritrovamento nella scuola adibita a dormitorio di due bombe molotov e di aver "preconfezionato" l´accoltellamento di un’agente. Il tutto allo scopo di giustificare in qualche modo il blitz e la mattanza che ne è seguita. Ma durante il dibattito di mercoledì scorso è saltata sù una sorpresa allarmante: le molotov in questione non ci sono più. Non si trovano in Questura, anzi risultano ancora repertate nel fascicolo contro i ragazzi e le ragazze aggredite all’interno della scuola Diaz e non in quello del processo in corso. Dato che le molotov non si trovano il tribunale ha ordinato che non potranno essere ascoltate le testimonianze relative alle bottiglie incendiarie fintanto che queste non saranno ritrovate. Il processo proseguirà con l’escussione di testi non collegati al ritrovamento delle molotov. Ora le ricerche proseguiranno, ma fintanto che non saranno trovate le bottiglie incendiarie il processo rimarrà congelato nella sua parte più delicata. Senza contare il fatto che per alcuni reati c’è il rischio prescrizione. «Le fotografie di un oggetto - ha commentato l’avv. Alfredo Biondi, difensore del vicequestore Pietro Troiani - non possono sostituire l’oggetto corpo del reato, che deve essere materialmente riconosciuto». E dal supporto legale alle vittime della violenza del G8 già s’ironizza amaramente che le molotov siano finite nella scatola nera di Ustica.
Ora visto che le molotov in questione erano prove a carico di Polizia, non c’era modo di conservarle in un luogo diverso che da una questura? Un po’ come se le prove a carico nei processi contro Berlusconi vengano conservate nella villa di Arcore. Ma la prassi giuridica immagino sia tale che la questura sia il luogo deputato ad accogliere certi elementi di un processo, anche in quelli che vedono coinvolti poliziotti; certo è che qualcuno si sarebbe dovuto accorgere che non parliamo di Montalbano…. minchia!! Sento parlare che ora sia ineludibile il varo di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle questioni del G8. Ma risolverà qualcosa? Ricordo che altre memorabili commissioni d’inchiesta diedero risultati scialbi, buoni solo a lavarsi la coscienza come nel caso della tragedia del Vajont nel 1963.
Per la coscienza civile di questo paese tira davvero una brutta aria, e questa volta i meterologhi non bastano a spiegare che correnti ci siano in ballo.
Sole, vento caldo di phon, luce, belle ragazze camminavano sorridenti in centro, magari consumando un bel gelato al cioccolato e amarena, da ogni borsetta spuntava una bottiglietta d’acqua, è naturale che mi venisse una gran voglia di farmi un aperitivo in un dehors di un bar o di correre a casa a gonfiare le ruote della bici per farmi un giro, magari lungo corso Casale, risalendo il Po da Piazza Gran Madre, costeggiare i Murazzi e poi il Borgo medievale, la precollina, puntare poi per Cavoretto e raggiungere il Parco Europa, stendersi su un prato con la schiena madida di salute e le tempie che battono veloci e regolari.
Ma non siamo a maggio, è gennaio. E c’erano 25°, quando invece dovrebbero essercene si e no un paio. Così invece di sentire piacevole questo tepore, mi è venuta una gran paura di questo tempo pazzo. Ma è poi veramente pazzo? O è stato fatto impazzire dalla mano dell’uomo?
L’Europa del Nord è devastata dal ciclone “Kyrill” che ha finora causato 44 morti e diversi problemi di ordine pubblico, nonché danni a cose e abitazioni. Nei tg si affollano meterologhi che spiegano e commentano le correnti ascendenti e direzionali che vorticano sul Continente. Ma servono a spiegare perché nelle grondaie delle nostre case nidificano gli Ibis che sono uccelli Africani e non si sono mai visti in Europa se non importati in gabbiette da trafficanti di animali esotici?
Tutto va un po’ alla rovescia, tutto può indurre a sentirsi smarriti.
In fondo è capitato anche l’altro giorno a Genova, durante l’udienza del processo per i fatti della caserma Diaz, dove al tavolo degli imputati ci sono 29 agenti e funzionari di Polizia che fecero irruzione nella scuola dormitorio la notte tra il 21 e il 22 luglio 2001 durante il G8 di Genova (93 persone picchiate e arrestate e poi prosciolte dai giudici e divenute parte offesa). Tutti sono accusati, a vario titolo, di lesioni gravi, violenza privata, danneggiamenti, perquisizione arbitraria, percosse. Ma anche di falsità ideologica, calunnia per aver orchestrato il ritrovamento nella scuola adibita a dormitorio di due bombe molotov e di aver "preconfezionato" l´accoltellamento di un’agente. Il tutto allo scopo di giustificare in qualche modo il blitz e la mattanza che ne è seguita. Ma durante il dibattito di mercoledì scorso è saltata sù una sorpresa allarmante: le molotov in questione non ci sono più. Non si trovano in Questura, anzi risultano ancora repertate nel fascicolo contro i ragazzi e le ragazze aggredite all’interno della scuola Diaz e non in quello del processo in corso. Dato che le molotov non si trovano il tribunale ha ordinato che non potranno essere ascoltate le testimonianze relative alle bottiglie incendiarie fintanto che queste non saranno ritrovate. Il processo proseguirà con l’escussione di testi non collegati al ritrovamento delle molotov. Ora le ricerche proseguiranno, ma fintanto che non saranno trovate le bottiglie incendiarie il processo rimarrà congelato nella sua parte più delicata. Senza contare il fatto che per alcuni reati c’è il rischio prescrizione. «Le fotografie di un oggetto - ha commentato l’avv. Alfredo Biondi, difensore del vicequestore Pietro Troiani - non possono sostituire l’oggetto corpo del reato, che deve essere materialmente riconosciuto». E dal supporto legale alle vittime della violenza del G8 già s’ironizza amaramente che le molotov siano finite nella scatola nera di Ustica.
Ora visto che le molotov in questione erano prove a carico di Polizia, non c’era modo di conservarle in un luogo diverso che da una questura? Un po’ come se le prove a carico nei processi contro Berlusconi vengano conservate nella villa di Arcore. Ma la prassi giuridica immagino sia tale che la questura sia il luogo deputato ad accogliere certi elementi di un processo, anche in quelli che vedono coinvolti poliziotti; certo è che qualcuno si sarebbe dovuto accorgere che non parliamo di Montalbano…. minchia!! Sento parlare che ora sia ineludibile il varo di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle questioni del G8. Ma risolverà qualcosa? Ricordo che altre memorabili commissioni d’inchiesta diedero risultati scialbi, buoni solo a lavarsi la coscienza come nel caso della tragedia del Vajont nel 1963.
Per la coscienza civile di questo paese tira davvero una brutta aria, e questa volta i meterologhi non bastano a spiegare che correnti ci siano in ballo.
12 commenti:
Non mi intendo di cose giuridiche, ma così a naso mi pare che la Commissione d'Inchiesta sia semplicemente la copertura finale con cui si imboscano le cose scomode. E si dà uno stipendio aggiuntivo a un po' di gente che di fatto non ci metterà mai il naso. Un po' come i corsi di aggiornamento sulla 626, hai presente? Quelli che i datori di lavoro fanno finta di far sostenere ai lavoratori. Bhè secondo me le Commissioni funzionano così: ogni tot mesi tutti quelli che ne fanno parte firmano un registro e poi si vanno a fare una pizza...
Quanto al tempo: disorientante. Parte di me voleva mettersi a cantare come un'uccellino a primavera, mentre l'altra parte le diceva "cavolo fai?! è gennaio!"
Al mattino, poi, ho visto una gazza che veniva sull'alberello fuori dalla mia finestra, trafficava un po' e alla fine riusciva a staccare e portarsi via l'unica foglia rimasta, al che penso che debba fare un rattoppo al nido, ma mi sa che invece era proprio convinta di dover mettere già su quello nuovo... E se hanno già buttato via l'imbottitura di quello vecchio, chi ielo spiega lunedì quando scenderemo a 0 gradi?
Cara effimeramente, che sorriso mi è scappato sul tuo esempio del corso 626!!! Esperienza vissuta anche da me, ma io ci andavo veramente al corso, alcuni miei colleghi dell'amministrazione invece firmavano e basta.... e per finire, povera gazza!!! Mi ha colpito che tu abbia fatto questa osservazione... da persona di città, noto solo i grandi eventi della natura e mi perdo questi particolari... eh già....
Però è comico, scendi in strada e chiunque parla del tempo.. Si è trovato qualcosa di cui poter parlare?
A proposito.... martedì...... neve!
Ho dovuto cancellare un post di un hacker!!!! Mi spiace dover controllare di più il mio blog....
le macchine te l'hanno permesso?
rob.
Non ho capito Rob!
a roma poi gli studenti di destra di una scuola organizzano un incontro per ribaltare le tesi su ciò che è successo alla stazione di Bologna...la gente dimentica...e stampa, politic, giornalisti fanno di tutto affinché si stenda un velo soporifero sopra le nostre coscienze,,,
and
www.wrong-.splinder.com
Ciao grande M, passo di fretta, una scheggia, solo per dirti che sono ancora viva e che sono bloccata completamente...un grande bacio
Jean
X And: il depistaggio sulle stragi è l'unica certezza nelle inchieste della magistratura... il fatto che anche Il Manifesto abbia avanzato dubbi sulla matrice fascista della strage di Bologna mi ha lasciato oltremodo basito... che un giorno si scopra che è stata una caldaia mal funzionante? Il 2 di agosto........????????
X Jean: scheggia mia adorata, qui sai che ci sarà sempre spazio per te!
correre in bici....
rob.
vedremo cosa mi riserva il tempo nei miei 2/3 giorni a Bologna, con la testa sono già là...
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