06 novembre 2008

Che cosa vi hanno detto sulla Palestina?

Lettera aperta agli studenti in lotta


Sabato 29 novembre prossimo a Roma ci sarà una manifestazione nazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Noi saremmo felici che a questa manifestazione partecipassero anche gli studenti che in queste settimane stanno lottando per affermare il loro diritto al futuro, per difendere la loro dignità e per ribadire che la crisi non devono pagarla coloro che ne sono vittime. Ma diritto al futuro, difesa della dignità e rifiuto di essere vittime di decisioni inaccettabili sono gli stessi obiettivi su cui si battono da generazioni i giovani palestinesi. Da anni infatti i palestinesi stanno combattendo per non scomparire dalla carta geografica del Medio Oriente e dall’attenzione politica internazionale. Il colonialismo israeliano sostenuto dagli USA ma anche dall’Unione Europea, sta cancellando i palestinesi. La manifestazione nazionale del 29 novembre vuole impedire che questa avvenga in silenzio e sotto gli occhi del mondo.
Il 29 novembre in occasione della Giornata Mondiale di solidarietà con il popolo palestinese, le comunità, le associazioni, le organizzazioni palestinesi in Italia si appellano all'opinione pubblica italiana, alle forze politiche, a tutti gli amanti della giustizia e della libertà – e dunque anche agli studenti che rappresentano tutto questo - perché dimostrino di essere a fianco della giusta causa del popolo palestinese. Oggi, mentre assistiamo all'orrore del ritorno di certi rigurgiti razzisti in Europa, intravediamo il pericolo di nuove guerre e stragi di civili in Medio Oriente.

Vorremo vedere gli studenti, i cittadini, le associazioni,i comitati di solidarietà, gli immigrati, manifestare tutti insieme per il diritto all’autodeterminazione dei popoli oppressi e il trionfo della pace e della giustizia.

Sabato 29 novembre vorremmo vedere nel corteo di solidarietà con la Palestina a Roma tanti operai, tanti giovani, tante donne, vi invitiamo tutti a manifestare con noi:
Per la fine dell’occupazione coloniale e militare israeliana della Palestina.
Per il diritto al ritorno ai rifugiati palestinesi, come previsto dalla risoluzione Onu 184
Per uno stato palestinese sovrano con Gerusalemme capitale,
Per la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane
Per lo smantellamento del regime di apartheid e delle colonie israeliane
Per lo smantellamento dell'assedio imposto alla Striscia di Gaza
Per la revoca degli accordi di cooperazione militare Italia – Israele e il ritiro delle truppe dai vari teatri di guerra .

Campagna “2008 anno della Palestina”
Per informazioni :
scrivete e chiedete a :annodellapalestina@libero.it, chiamate il 377 1153384 – 3471845229
Consultate il sito: http://www.forumpalestina.org/

18 commenti:

il Russo ha detto...

Sarebbe bello se gli studenti si avvicinassero a tutto ciò, sono dubbioso che ciò accada ma ci spero.

Maurone ha detto...

Eh Russo... bisogna avere un sogno.. quello della Palestina libera e pacificata a me piace davvero parecchio!!!

Anonimo ha detto...

Evviva la Palestina allora se ti fa scendere in giù giù giù...

Vale ha detto...

Sarebbe bello se ne cominciasse a parlare, veramente.

Maurone ha detto...

x mariannapuntog: ma evviva sempre la Palestina!

x stellavale: se ne parla già da tempo, semmai non se ne parla in modo corretto sui grandi media

Anonimo ha detto...

La Palestina libera e pacifica è una cosa che NON vogliono in troppi, in primis non lo vogliono i Paesi Arabi che si sono sempre serviti e si servono dei Palestinesi. Non lo vogliono USA e Israele che vi vedrebbero una testa di ponte del mondo islamico. Ma io mi chiedo se gli stessi Palestinesi lo vogliono davvero. Secondo me molti di loro voglio la guerra per la guerra, gli altri ragionano per clan.

Maurone ha detto...

Di certo una situazione come quella palestinese è molto complessa e articolata, ma sono certo che la maggioranza dei cittadini di quella terra vuole semplicemente vivere nel proprio stato pacificato

Anonimo ha detto...

è importantissimo sensibilizzare.
ora lo segno in agenda (xchè ancora per il 29 c'è tempo e potrebbe sfuggirmi). farò certamente un post a tempo opportuno

un abbraccio e grazie di tutto

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Anche a me piace il sogno della Palestina libera: troppa sofferenza ha riservato la storia a quel popolo.
Un saluto.

Maurone ha detto...

x mariarubini: ricambio l'abbraccio, sarà certamente un'agenda fittissima la tua.

x schiavioliberi: una sofferenza che ha un nome: nabka.

Silvia ha detto...

Se mi sarà possibile vorrei partecipare alla manifestazione nazionale a Roma del 14 Novembre...

Non so se potrò sostenere i palestinesi in piazza ma sono vicina alla loro causa per quel che può contare.

Ciao Maurone! :)

Franca ha detto...

Ecco un argomento per il quale l'elezione di Obama non avrà effetti...

Uhurunausalama ha detto...

E' un sogno,quasi una chimera e non sono sicura che possa interessare agli stuenti..

Maurone ha detto...

x Silvia: bentornata! Si può trovare molti modi di sostenere la cuasa palestinese, sicuramente ci sono realtà territoriali dalle tue parti che già lo fanno, non rimane che cercare e fare il possibile!!!

x franca: già temo che sia così, ma se ci fosse una speranza...

x uhurunausalama: preferirei comunque provarci, poi suvvia, qualcuno di loro sarà già un minimo informato, no?

Anonimo ha detto...

@Il Russo, Maurone

Io, sono una studente e...sono pienamente vicino alla causa palestinese. Da quando si è sviluppata la capacità di pensare direi.

Maurone ha detto...

Ci fossero più ragazi svegli come te!

Alligatore ha detto...

Bel post utile e necessario che ho letto solo ora. Una questione dimenticata, ma ancora viva e bruciante. Perchè mai gli studenti non possono intrecciare la loro lotta con questa? Perchè Obama non può cambiare rotta anche per questa questione? Bisogna essere ottimisti a questo mondo.

Maurone ha detto...

Caro Alligatore l'ottimismo e la fiducia, non mancherebbero, mancano, a volte, le persone a cui affidarle. Certo uno conta su se stesso, ma temo che in questa vita non mi faranno, anche per via di limiti personali e dati anagrafici, nè premier Israeliano nè presidente degli Iuessei.... punto alla prossiam volta!!!
Comunque è ben vivo l'impegno a creare una rete di conflitti che facciano massa critica in questo paese e non solo.