24 aprile 2008

Modesta Rossi

Nata a Bucine (Arezzo) nel 1914, uccisa a Solaia di Monte San Savino (Arezzo) il 26 giugno 1944, contadina, Medaglia d’oro al Valor militare alla memoria.
Edoardo Succhielli (Renzino) - comandante della formazione partigiana nella quale operava Dario Polletti, marito di Modesta – in un libro sulla Resistenza tra l’Arno e la Chiana, pubblicato nel 1979, parla così della giovane contadina: "Al primo posto dovrei collocare la nostra contadina, cuoca animatrice, staffetta, portatrice di armi e di sorrisi".Modesta Rossi, nonostante fosse madre di cinque figli piccoli (il maggiore aveva sette anni), si era dedicata con tutto il suo impegno alla Resistenza, quando il marito aveva raggiunto i partigiani. Nel giugno del 1944, quando i tedeschi scatenarono feroci rastrellamenti in Val di Chiana, giunsero anche – forse indirizzati da un delatore – alla casa dei Polletti. Sorpresa nella sua abitazione mentre accudiva ai bambini, Modesta rifiutò di dare informazioni ai rastrellatori, che cercavano il marito e altri partigiani.La giovane donna teneva in braccio il bambino più piccolo, di tredici mesi. Furono uccisi, lei e il figlioletto, a colpi di pugnale. Il corpo di Modesta, col bimbo ancora stretto al seno, fu poi ritrovato, con quelli di altre quattro vittime, in una capanna data alle fiamme. (da http://www.anpi.it/)
Siamo tutte e tutti una scelta e migliaia di storie
Siamo tutte e tutti corse e urla di gioia
Siamo tutte e tutti colline e granai
Siamo tutte e tutti sangue e sacrificio
Siamo tutte e tutti memoria e note nella notte di una chitarra
Siamo tutte e tutti una repubblica e una costituzione
Siamo tutte e tutti una data ad aprile e la libertà di tutto l'anno
Siamo tutte e tutti Modesta Rossi

12 aprile 2008

Elezioni in Sfiatalia!!!

(corrispondenza dal nostro inviato)

Fervono le operazioni elettorali nella penisola di Sfiatalia.
Alla chiusura dei comizi elettorali i due principali leaders contendenti si dicono entrambi sicuri della vittoria.
Infatti sia S. Bauscioni, presidente del partito conservatore-liberista-borghese “Accozzaglia della libertà”, che W. Cialtroni, segretario della nuova formazione borghese-liberista-conservatore “Partito oligarchico”, dopo una campagna elettorale senza esclusioni di colpi narcotizzanti, dichiarano di essere in possesso di sondaggi supersegretissimi che li danno vincenti; si attendono ovviamente le controanalisi del doping.
Tra le accuse che Bauscioni e Cialtroni si sono scambiati in questi giorni c’è quella di essersi copiati vicendevolmente i programmi, infatti se Bauscioni ha puntato tutto sul sempre verde slogan “Rialzati Sfiatalia!! Pane e figa per tutti!!!”, Cialtroni ha rilanciato con “Se po’ fa!! Companatico e minchiazza per tutti!!!”, a questo punto, se si verificasse un sostanziale pareggio, le larghe intese verrebbero da sé.
In alcuni momenti poi i due contendenti hanno lasciato, in effetti, aperto la porta ad eventuali accordi sulle nomine delle prossime figure istituzionali, infatti Cialtroni ha lasciato intendere che se la poltrona di capo di stato andasse a una figura legata ad “Accozzaglia della libertà”, il “Partito oligarchico” potrebbe fare sua la presidenza del senato, Cialtroni ha nicchiato, vorrebbe anche uno sconto all’Upim e dei buoni pasto da “Flunch”, Bauscioni però contratterebbe solo su una fornitura di mocassini col rialzo che gli abbondano in un capannone vicino alla sua villa.
Gli altri contendenti sono sostanzialmente sopraffatti dalle risorse dei due sopracitati, ma non demordono.
D. Santacacchè del partito xenofobo di “La fogna” propone di fornire tutti i poliziotti di stivali con tacchi a spilli, griffati ovviamente, per colpire meglio a calci Rom, squatters e immigrati contro cui si deve agire per il rilancio sociale di Sfiatalia. Perplessità del sindacato di polizia, ma sulla lunghezza dei tacchi, il resto va benissimo.
P. Chiesini dei moderati cattolici di “Unione democratica Bigotta” ha puntato tutta sulla famiglia. La famiglia deve essere bella, numerosa, allegra, pia, credente… insomma una figata!!! Ma così una figata che se uno se ne fa due o tre anche meglio… l’importante che poi ci si confessi e si compili l’8x1000 per la chiesa cattolica. Perplessità nei preti, basteranno le chiese per accogliere tutte le cerimonie dei nuovi matrimoni anche se poi l’ici non si paga?
F. Spocchiotti dei progressisti di “La Sinistra-L’arcobalengo” vuole salari più alti per i sottosegretari al governo, solidarietà per i poveri calciatori immigrati e più diritti per le coppie di stilisti gay. Perplessità nei lavoratori, almeno i comunisti una volta facevano leggere Marx e manifestavano per le strade per dare meno lavoro e più soldi, adesso sfilano nei salotti delle contesse e principi.
Una cosa è sicura.
Gli abitanti di Sfiatalia dichiarano di non andare a votare o andranno a farlo turandosi il naso. Perché è come scegliere tra la carota e il bastone.
Bastone in testa e carota nel culo ovviamente.
Ma questo perché i sfiataliani hanno da decenni deciso di disinteressarsi dell’impegno politico, sociale e civile del loro paese, barattando tutto ciò con programmi televisivi rincoglionenti, possibilità di avere sempre nuove promozioni nei supermercati e campagne securitarie ipocrite, lasciando che si formasse una casta politica distante dai bisogni del paese. Una casta che mette in ombra anche i pochi volenterosi che si battono per diritti, ideali e opportunità per tutte e tutti.
Per fortuna noi viviamo in condizioni migliori degli abitanti di Sfiatalia.
Vero?

07 aprile 2008

Hijos

Durante il colpo di stato in Argentina tra il 1976 e il 1983 i repressori toglievano i neonati alle madri detenute, incinte o sul punto di partorire, affidandoli (spesso per denaro) a coppie di repressori ma anche a genitori in buonafede. Tra il 1976 e il 1983 gli «apropriados», i bambini sottratti, sono stati tra 4 e 500, le denunce almeno 250, i figli ritrovati «solo» 87. Di questi, soltanto quattro hanno scelto di rimanere nelle famiglie adottive.
Il caso di Maria Eugenia Sampallo Barragan è il primo ad arrivare in tribunale: perché lei, nata in prigione nel 1977, ha deciso di querelare i falsi genitori. Figlia dei desaparecidos Mirta e Leonardo, militanti del Partito comunista Marxista leninista (una formazione separata dal Pc argentino), ha pellegrinato per anni in cerca dei suoi veri genitori. Fino a quando, nel 2001, ha deciso di ricorrere alla Commissione nazionale per il diritto all'identità (Conadi).
L'esame del Dna, messo a confronto con la grande banca dei dati genetici nazionale messa in piedi dalle Abuelas de Plaza de Mayo, le ha infine restituito un nome.
Finora le «nonne di Plaza de Mayo» sono riuscite a far sì che 87 nipoti abbiano potuto incontrare le proprie vere famiglie.
Dietro ognuno di questi 87 ci sono storie drammatiche ed emotive.
Casi in cui i falsi genitori erano repressori, altri in cui i falsi genitori conoscevano l'origine dei neonati e lo nascosero, e infine la variante di genitori adottivi che agirono in buona fede e adottarono i bambini in modo legale.
Alcuni hanno persino collaborato nella ricerca della verità seguita dai propri figli.
P.S. cari bloggers in questi giorni io e la mia famiglia siamo impegnati nell'assistenza al capezzale del fratello di mio padre.
Perciò riesco solo da lavoro a passare da queste frequenze.
Davvero è un periodo un po' duro.
Le separazioni sono inevitabili, bisogna solo avere il coraggio e l'impegno di tenere dentro di sè la memoria delle persone amate.
E ricordarsi che si è, e sempre si rimarrà, una famiglia.

02 aprile 2008

In attesa di: I milanesi ammazzano il sabato


E' solo febbre
E' solo febbre

http://myspacetv.com/index.cfm?fuseaction=vids.individual&videoid=29748444



Pochi istanti nella lavatrice
Pochi istanti nella lavatrice

http://myspacetv.com/index.cfm?fuseaction=vids.individual&videoid=31560463



P.S: lo so and.. lo so che pensi, porta pazienza.. ognuno ha le sue passioni che lo contraddistinguono....