27 marzo 2008

Sole e Baleno




Edoardo Massari, detto Baleno, è stato ritrovato impiccato nella sua cella del carcere delle Vallette, a Torino, il 28 marzo 1998. Maria Soledad Rosas, detta Sole, si è impiccata nella casa in cui era agli arresti domiciliari, l’11 luglio dello stesso anno. Entrambi erano accusati - dai giudici torinesi Laudi e Tatangelo - di far parte di una associazione sovversiva e banda armata che negli anni ’90 avrebbe realizzato diversi sabotaggi in Val di Susa, in particolare contro trivelle e cantieri dell’Alta Velocità (alla fine saranno tutti assolti; soltanto il terzo imputato, Silvano, verrà condannato per un reato minore). Da allora, i tentativi di costruire il TAV in Val di Susa hanno trovato l’opposizione di una popolazione insorta a difesa della propria terra. La combattività dei valsusini e di tutti i ribelli che stanno lottando contro questa e altre nocività è il miglior regalo all’amore per la terra, le montagne e la libertà che animava Edoardo e Soledad.
Per saperne di più vi consiglio il sito: ita.anarchopedia.org/Sole,_Baleno_e_Pellissero
Passateci. Davvero.

20 marzo 2008

Nanotecnologie in tavola

La nanotecnologia è la scienza dell'infinitesimamente piccolo, si occupa in pratica di manipolare la materia a livello atomico al fine di renderla maggiormente idonea alle necessità dello sviluppo tecnologico ed economico. L'ennesima messa in atto dei principi antropocentrici e autoritari che muovono questa civiltà. Le nanotecnologie possono essere percepite come distanti miraggi di un futuro fantascientifico, ma trovano da qualche anno applicazioni in centinaia di prodotti di uso comune, dalla cosmesi agli imballaggi alimentari, dalle racchette da tennis agli pneumatici. Tra i principali finanziatori della ricerca nanotech vi sono ovviamente i dipartimenti della difesa di tutto il mondo, viste le potenzialità applicative nel campo del controllo sociale e nella produzione di armamenti. Le nanoparticelle possono attraversare ogni barriera che gli organismi viventi hanno sviluppato a propria difesa, è infatti noto come le molecole di dimensioni nano riescano ad attraversare addirittura la barriera emato-encefalica che filtra il sangue diretto al cervello. Così come le evidenti analogie tra nanotubi e fibre di amianto, o la possibilità per alcune nanomolecole di legarsi al DNA. La macchina del consumo spinge sull'accelleratore dello sviluppo nanotecnologico, ma come ogni macchina ha componenti, serbatoi... Ovviamente mai una parola sui media dei rischi sanitari, ambientali, sociali. Tra i dati riportati, uno è particolarmente degno di nota: probabilmente entro il 2008 si arriverà a 5200 tonnellate di bottiglie "usa e getta" fabbricate con nanomateriali, quindi disperse nell'ambiente.
Il nostro ambiente.
P.s. oggi avrei potuto parlarvi del quinto anniversario dell'invasione degli "esportatori di democrazia" in Iraq.
Ma credo che voi siate più svegli di quello che molti vorrebbero....
Oppure potrei fare un commentino sulle dichiarazioni di Veltroni sui fatti del G8 a Genova e segnatamente sulle violenze della Bolzaneto. Ma una frase in campagna elettorale su fatti lontani sette anni.
Quando si è taciuto per così tanto tempo, rimane solo un profondo disgusto.

14 marzo 2008

Il cane Bernie



Sono pancia a terra
Che cerco un odore
Oppure una sensazione di fresco
In questo caldo tardo inverno.

Oggi ho corso dietro una farfalla
Mi guardavano anziane vedove
Senza nipoti da portare al giardino
Ma io non le inquadravo.

Posso sapere se arriva qualcuno alla porta
Sento le vibrazioni che portano una gamba stanca dalla giornata di lavoro
Posso sembrare lontano da qui
Ma in un momento mi allungo su di voi.

Mordo uno dei miei speroni
Sono in attesa, ma non deciderete voi di cosa
Io posso adattarmi solo ai miei desideri
E conosco un trucco per non farmi accorgere.

Mi adatto al gioco
Mi adatto al pranzo
Mi adatto al sonno
Mi adatto alla vita

Io sono il cane Bernie
E ignoro i borghesi e le loro ipocrisie
Io sono il cane Bernie
E non so cos’è la razza pura
Io sono il cane Bernie
E non finirò all’inferno se ignoro Dio
Io sono il cane Bernie
E non sono al corrente del prezzo del petrolio.

La lunghezza dei miei desideri
È più estesa di quella del mio guinzaglio
Il mio passo è svelto
Non mi adatto a quello che vorrebbe chi mi accompagna.

La mia coda è uno spettacolo
Perché sono il figlio di un principe
La mia ricchezza sta nei miei geni
Voi non accettereste mai lo scandalo di un sangue meticcio come il mio.

Mi fan paura i petardi
Delle vostre fottute festività
Siete comandati alla festa
Mentre per me è lieto l’incontro spontaneo.

Lecco le mani di chi mi accarezza
Io vengo nel mio unico modo conosciuto: in pace
Non mi perdo in giochi da saltimbanco
Quelli li lascio ai vostri incroci avvelenati da gas di scarico.

Mi adatto al gioco
Mi adatto al pranzo
Mi adatto al sonno
Mi adatto alla vita

Io sono il cane Bernie
E ignoro i borghesi e le loro ipocrisie
Io sono il cane Bernie
E non so cos’è la razza pura
Io sono il cane Bernie
E non finirò all’inferno se ignoro Dio
Io sono il cane Bernie
E non sono al corrente del prezzo del petrolio.

08 marzo 2008

In occasione della festa della donna vi giro un contributo della sezione torinese di Emergency


L'unica situazione dove le donne occupano un posto in prima fila...è in guerra.

Devastazioni del corpo e dell’anima, il lutto infinito, la perdita di senso e identità, il dolore inutile, lo strazio che sempre ogni guerra porta con sé.
Una guerra nella guerra.
Con il mondo che le circonda, con la famiglia, con padri padroni ottusi, con mariti violenti , con una società che le umilia e le discrimina, quando non prova a cancellarle fin da bambine...
Alcuni dati: se in guerra muore il 93% della popolazione civile.... di questi il 50% sono donne e bambini. L'organizzazione mondiale della sanità stima che in Afghanistan muoia una donna ogni mezz'ora per problemi legati alla gravidanza.
In Niger il 70 percento delle donne considera “normale” essere picchiata, stuprata o umiliata dal proprio marito, dal proprio padre e persino dai propri fratelli. Se un marito non è soddisfatto della propria moglie può chiedere il divorzio senza che nessun giudice si preoccupi di ascoltare le eventuali motivazioni della donna.
130 milioni di donne nel mondo hanno subito mutilazioni genitali. Dall'infibulazione all'escissione.
All´inizio della guerra del Vietnam in Thailandia c´erano 20.000 prostitute. Con la guerra diventarono 400.000. Quando gli americani si ritirarono, il governo thailandese ricevette soldi per organizzare il turismo sessuale per militari. La Chase Manhattan Bank prestò due milioni di dollari. Poi, grazie alle nuove tecnologie per la comunicazione e alla facilità di viaggiare, questo divenne turismo di massa. Attualmente si calcola che le prostitute in Thailandia siano arrivate a 2.000.000, il 33% minorenni.
Donne che diventano “prostitute di guerra” come le ragazze che, a Sarajevo, si sono vendute ai caschi blu per una sigaretta...
Donne lapidate a morte perché amano un uomo diverso da quello che sono state costrette a sposare.
Donne picchiate ferocemente o uccise perché non rispettano la tradizione o la volontà del marito. Donne maltrattate e violentate da uomini che nessun tribunale, in quanto uomini, punisce.
Donne che preferiscono darsi la morte con il fuoco pur di non vivere una vita d’inferno.


Donne e Uomini del gruppo Emergency di Torino

04 marzo 2008

Se cinque vi sembran pochi.




Stamane ero in macchina e mentro andavo a lavoro mi sono sintonizzato su Radio tre.

Ecco se ascolti Radio tre e trovi che abbia dei programmi piacevoli vuol dire che stai diventando vecchio.. ma non è di questo che volevo parlarvi.

In una trasmissione di domande e risposte, con un pubblico telefonico, una giovane donna, forse una piccola imprenditrice, credo del Nord, diceva con passione ed enfasi che la discussione sulle morti sul lavoro è eccessivamente drogata da ideologismo e che in realtà gl'imprenditori sono persone che mettono il rispetto dei propri dipendenti sopra ogni altra cosa. Già. E babbo natale è mio padre. Ogni giorno almeno 3,5 decessi sui luoghi di lavoro, in media, e confindustria che si rifiuta di collaborare a sanzioni per chi è inadempiente sulle norme di sicurezza sul lavoro. A casa mia questo si chiama stronzismo, altro che slancio di generosità....... ma si sa io sono impregnato d'ideologismo!!!!

Muoviamo le prime mosse di questa campagna elettorale mentre sui luoghi di lavoro di questo belpaese si continua a morire: dopo l'incidente che, venerdì scorso, aveva ucciso il quarantenne Fabrizio Cannonero nel porto di Genova, nella sola giornata di ieri altri cinque lavoratori hanno perso la vita a Molfetta, mentre lavoravano all'interno di una cisterna di zolfo.
Siamo di fronte ad un vero e proprio bollettino di guerra (184 morti e 181 mila infortuni nei primi due mesi del 2008), frutto di decenni in cui si è provveduto, via via, a smantellare sempre più quel sistema di diritti e tutele conquistati dalle classi lavoratrici attraverso anni di dura lotta. Nell'ultimo ventennio il lavoro è stato reso sempre più una pura variabile dipendente del capitale e del profitto e i lavoratori hanno visto man mano peggiorare le proprie condizioni materiali di vita: quelle economiche, rese evidenti dalle grandi difficoltà che essi hanno ad arrivare a fine mese; quelle sulla sicurezza e sulla qualità del lavoro svolto.
Ma non dimentichiamoci che siamo in campagna elettorale!!! Il quadro di difficoltà che abbiamo di fronte è reso ancora più difficile dall'insidia di un "voto utile" dietro il quale risiede la contraccambiabilità dei due maggiori partiti in corsa: Pd e Pdl. Due partiti dietro i quali in realtà vi è già il germe della 'grande coalizione'. Quella 'grande coalizione' che sta dentro la omologazione dei rispettivi programmi al modello neoliberista proposto ed imposto. Non è un caso che la signora Finocchiaro invita a votare per uno dei due partiti maggiori. In questa direzione va anche la decisione - da parte di Veltroni - di candidare i vertici confindustriali e di Federmeccanica, svelando definitivamente l'ipocrisia che si nasconde dietro la candidatura dell'operaio della Thyssen e, soprattutto, svelando definitivamente qual'è il quadro di riferimento sociale a cui ci si vuole rifare: il Pd, attraverso un falso e presunto interclassismo (malamente difeso da Giuliano Amato dalle pagine di Repubblica) in realtà si candida a rappresentare i poteri forti in un quadro di normalizzazione dal quale sia cancellato definitivamente il conflitto.

Parafrasando Piero Calamandrei che invitava i giovani a visitare i luoghi in cui è nata la Costituzione Antifascista, noi dobbiamo ritornare a osservare e renderci conto della realtà che impregna i luoghi dove l'insidia della globalizzazione neoliberista produce sempre più barbarie: dobbiamo ritornare davanti alle fabbriche a difendere il diritto ad un lavoro che sia strumento di emancipazione e di democrazia; dobbiamo ritornare davanti ai call-center a rivendicare un lavoro sicuro e tutelato per milioni di giovani che oggi non hanno alcuna prospettiva di futuro; dobbiamo ritornare davanti ai Cpt a difendere la dignità delle persone; dobbiamo ritornare lì dove siamo stati già tante volte... e dobbiamo andare lì dove non siamo mai stati... dobbiamo andare davanti a quelle cliniche fatte di blitz polizieschi per impedire che le donne agiscano il diritto alla tutela... all'autodeterminazione del proprio corpo; dobbiamo ritornare nei territori per difenderli dallo scempio ambientale che altri - ed in altri luoghi - hanno pianificato sulla testa dei cittadini.
Dobbiamo ritornare in tutti quei luoghi in cui vi è la necessità di costruire conflitto; dobbiamo ripartire dalle istanze di tutti quei soggetti sociali senza in quali il rilancio di una prospettiva autenticamente di base risulterebbe soltanto una chimera.