
29 dicembre 2008
24 dicembre 2008
19 dicembre 2008
In questi giorni la politica italiana si sta chiedendo se sia meglio ricercare per se stessa la figura storica di un padre o di un “padrino” della questione morale, a quanto pare vanno di moda di più i secondi.
Il Pd sta affondando a colpi di arresti dei suoi amministratori locali, ma i suoi vertici politici decidono di non decidere, segno che tenere unito il partito costa davvero troppo e che la tanta pubblicizzata mossa di ringiovanire la dirigenza cozza con gl’interessi dei suoi capoclan e con l’impreparazione delle giovani leve.
Saviano ci ammonisce di non stupirci.
«In questi giorni – dice in una intervista a Il Manifesto - a Napoli ci sono stati arresti importanti. Mi preme parlarne qui perché c'è un movimento vivo. Che il centrosinistra abbia realizzato affari con imprenditori criminali lo si sa da più di 10 anni. Le regioni che presentano la maggiore infiltrazioni mafiose nei consigli comunali sono Campania e Calabria, amministrate da 10 anni dal centrosinistra».
Stefano Rodotà, ex Pci ed ex presidente del Pds alle origini, ricorda, sempre su Il Manifesto, come lui stesso pose la questione morale all’interno del partito poiché le “cronache di ordinaria corruzione riflettevano non la patologia ma la fisiologia dell'intero sistema politico-amministrativo dell'Italia repubblicana”, ne ottenne che i leader del Pds milanese lo denunciarono alla commissione di garanzia presieduta da Chiarante, che diede ragione al presidente, ma quando, poco tempo dopo, propose al partito di convocare le assise contro la corruzione, questa fu respinta, Occhetto chiese scusa per le deviazioni di alcune amministrazioni e la partita finì lì. A taralucci e vino, potremmo dire, no?
Non è un caso che, sulla questione morale, tra Craxi e Berlinguer, il partito di Veltroni, si ponga sulla scia del leader della “Milano da bere”.
Quando nel Novembre del 1980 Enrico Berlinguer, a seguito di una serie di scandali finanziari legati alla politica, definiti da Giorgio Galli, su Panorama, come la dimostrazione “di un inestricabile intreccio tra avventurieri della finanza e personaggi investiti di mandato di rappresentanza”, culminati nel caso della sparizione degli aiuti destinati ai terremotati del Belice, definisce che “questione morale è divenuta oggi la questione più importante”, ripresa poi, nel maggio 1981, dopo la pubblicazione degli elenchi della loggia P2, in una intervista a Scalfari, dove propone di abbandonare e superare i metodi di certi politici che hanno occupate tutte le più alte sfere dello stato e delle amministrazioni locali, non riceve una levata di scudi a suo favore all’interno del Pci e della sinistra, anzi.
Viene definito “lugubre” e “apocalittico” da esponenti della sua stessa segreteria, ed è affossato da Napolitano (sì, proprio lui…), che considerare invece prioritario dialogare con i socialisti, per riportare tutto alla calma….
Berlinguer reagisce indicando, al termine della festa dell’Unità a Torino, nel Settembre 1981, che c’è bisogno di una “grossa scossa, altrimenti il distacco tra paese reale e paese legale diventa definitivo, e chi si muove se non ci muoviamo noi?”
Una domanda attuale a cui i dirigenti che traghettarono il Pci nel Pds, poi Ds ed ora Pd, non si sono sforzati di rispondere ancora, a ventisette anni di lontananza.
A questo punto sarebbe davvero il caso di rispondere noi, popolo progressista, a questa domanda, sfiduciando quella politica legata ai poteri forti, ben raffigurata da Pd e Pdl, e ritornare ad occuparci di democrazia e rappresentanza, in prima persona. Senza cadere nel giustizialismo fine a se stesso dei Di Pietro e Grillo, perché l’obbiettivo non è vedere Berlusconi&C. in galera, ma riprenderci questo paese, curarlo, farlo ridiventare un luogo dove viverci senza macchie.


06 dicembre 2008

Ad un anno dalla tragedia che costò la vita a sette operai nello stabilimento torinese della Thyssen-Krupp cos’è cambiato?
Verrebbe da dire nulla, o forse, in quanto “pessimisti”, si potrebbe ipotizzare che le cose vanno anche peggio.
Dall’inizio dell’anno ci sono stati 981 morti, 981440 infortuni e 24536 invalidi sul luogo di lavoro.
Il testo unico sulla sicurezza votato dal governo Prodi, all’indomani della tragedia, sta subendo un vero e proprio attacco da parte dell’attuale governo, sotto la pressione di Confindustria e delle altre organizzazioni imprenditoriali, da Confartigianato fino alla Lega delle Cooperative; tutte d’accordo a cancellare la possibilità di sanzioni per i datori di lavoro inadempienti sulla materia sicurezza, ma anche a riformare i protocolli di sicurezza stessi, in modo che questi siano rispettati solo, ed in parte, solo per “gli appalti di una certa consistenza, economica e temporale”. Con buona pace per chi cade da un tetto mentre fa dei lavori in qualche villa….
E i sindacati?
A questo attacco le sigle di base (Cub, Cobas, Sdl, ecc…) rispondono a muso duro, anche la Cgil non ci stà, e confermano e rilanciano la piattaforma dello sciopero del 12 Dicembre. Ma Cisl e Uil invece accettano che il testo possa essere riformato, con blande assicurazioni che l’impianto centrale non verrà toccato. C’è poco da crederci…
Sotto il ricatto della crisi, il rischio è tornare indietro.
Bisogna in tutti modi impedirlo.
Ecco una buona ragione per scendere in piazza venerdì 12 Dicembre.
Adoperarsi per la sicurezza nei luoghi di lavoro come per la sicurezza del posto di lavoro.
Adoperarsi per il diritto allo studio come per la sicurezza di andare in scuole che siano solide!!
Questa nostra società vive un periodo di recessione non solo economica, dove le centrali padronali richiedono l’intervento pubblico con aiuti a fondo perso, buoni per continuare a privatizzare i guadagni e collettivizzare le perdite a fronte dell’arrivo di una vera a proprio valanga nei dati dell’occupazione: sono 362 mila, secondo i dati diffusi ieri dalla Cgil, i lavoratori dell'industria, l'artigianato e il commercio messi in cassa integrazione dal gennaio scorso: e dopo l'estate il fenomeno ha avuto un'accelerazione preoccupante. Ben 10 mila le aziende coinvolte, per un totale di 280 milioni di ore di cassa; la crisi c’è ed è anche civile, culturale, emotiva.
È venuto quindi il momento di ricreare quei legami nella società che anni di liberismo smodato hanno reciso.
Creare dei fili d’acciaio che mettono in connessione i lavoratori dei varie comparti con i precari, gli studenti, i pensionati i cassintegrati, le reti contro le grandi opere nocive, le associazioni per il diritto alla casa… creare conflitti e vederli crescere non solo per disturbare il manovratore di Arcore e la sua cricca, ma anche per risvegliare questo paese da un torpore innaturale e anti-storico.
Tornare ad essere fieri di vivere in un paese Vero e Vivo!
27 novembre 2008

22 novembre 2008
13 novembre 2008

10 novembre 2008
06 novembre 2008
Lettera aperta agli studenti in lotta

Sabato 29 novembre prossimo a Roma ci sarà una manifestazione nazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Noi saremmo felici che a questa manifestazione partecipassero anche gli studenti che in queste settimane stanno lottando per affermare il loro diritto al futuro, per difendere la loro dignità e per ribadire che la crisi non devono pagarla coloro che ne sono vittime. Ma diritto al futuro, difesa della dignità e rifiuto di essere vittime di decisioni inaccettabili sono gli stessi obiettivi su cui si battono da generazioni i giovani palestinesi. Da anni infatti i palestinesi stanno combattendo per non scomparire dalla carta geografica del Medio Oriente e dall’attenzione politica internazionale. Il colonialismo israeliano sostenuto dagli USA ma anche dall’Unione Europea, sta cancellando i palestinesi. La manifestazione nazionale del 29 novembre vuole impedire che questa avvenga in silenzio e sotto gli occhi del mondo.
Il 29 novembre in occasione della Giornata Mondiale di solidarietà con il popolo palestinese, le comunità, le associazioni, le organizzazioni palestinesi in Italia si appellano all'opinione pubblica italiana, alle forze politiche, a tutti gli amanti della giustizia e della libertà – e dunque anche agli studenti che rappresentano tutto questo - perché dimostrino di essere a fianco della giusta causa del popolo palestinese. Oggi, mentre assistiamo all'orrore del ritorno di certi rigurgiti razzisti in Europa, intravediamo il pericolo di nuove guerre e stragi di civili in Medio Oriente.
Per la fine dell’occupazione coloniale e militare israeliana della Palestina.
Per il diritto al ritorno ai rifugiati palestinesi, come previsto dalla risoluzione Onu 184
Per uno stato palestinese sovrano con Gerusalemme capitale,
Per la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane
Per lo smantellamento del regime di apartheid e delle colonie israeliane
Per lo smantellamento dell'assedio imposto alla Striscia di Gaza
Per la revoca degli accordi di cooperazione militare Italia – Israele e il ritiro delle truppe dai vari teatri di guerra .
Per informazioni :
scrivete e chiedete a :annodellapalestina@libero.it, chiamate il 377 1153384 – 3471845229
Consultate il sito: http://www.forumpalestina.org/
03 novembre 2008
30 ottobre 2008

Il ducetto di Arcore ha tuonato: “La Rai cooperi, non diffonda pessimismo! Interverrò!”
I direttori dei tg del servizio pubblico nazionale spaventati da cotanto richiamo all’ordine, da parte del Berlusca, non si sono fatti pregare ed hanno deciso di fornire la più generosa ed intrigante offerta informativa embedded che un regime possa diffondere, roba da far impallidire il sistema informativo della “Pravda” sovietica o quella nazionalsocialista di Goebbels.
Ecco alcune chicche in preparazione di cui siamo venuti a conoscenza e che diffondiamo a puro scopo preparatorio per i prossimi giorni.
TG2:
“Approvata la legge Gelmini! Tripudio nel paese che sfila nelle strade per ringraziare il ministro del governo più a sinistra della storia.”
“Papa Ratzinger ai giornalisti: con Berlusconi al governo anche Gesù è più contento.”
“Economia: la Fed è entusiasta del modello italiano, presto anche negli altri paesi verrà usato lo schema creditizio delle banche italiane, soldi del monopoli per tutti!!”
“Sport: il Milan ha vinto, il resto è noia”
TG1:
“Al corteo studentesco di ieri aggressione comunista ai danni di sbandieratori di Blocco studentesco che erano fermi in Piazza Navona a dilettare i passanti con le loro aste tricolori.”
“La Russa: la sinistra specula sui nostri gloriosi militari!! Dov’erano loro nel 1918 mentre si combatteva sul Carso? Eh? Dov’erano sti stronzi? Eh?”
“Cultura: in edicola il nuovo libro di Bruno Vespa “Mi consenta signorina”, saggio sulle venti più belle scopate del nostro presidente del consiglio.”
“Sport: il Milan ha vinto, il resto è noia”
TG3:
“Prove di dialogo maggioranza- opposizione. Veltroni fiducioso”
il tg3 uscirà da ora in poi solo in forma ridotta…..
27 ottobre 2008
Negli scorsi giorni il nostro ministro-mostro della difesa Ignazio “Unabomber” La Russa è stato in missione negli Stati Uniti, dove grazie alle sue credenziali da guerrafondaio con tanto di marca da bollo è riuscito ad accaparrarsi la disponibilità da parte degli Usa a scegliere Sigonella per il sistema Ags, che in un primo tempo sembrava destinato a sorgere in Germania. Era stato lo stesso La Russa, lo scorso giugno, a proporre a Gates, segretario alla difesa di Bush, la candidatura di Sigonella come base del nuovo sistema Nato di sorveglianza Ags (Alliance Ground Surveillance).Che cos'è l'Ags? Si continua a ripetere che è «un sistema per la sorveglianza del territorio degli stati membri della Nato». In realtà, esso servirà a sorvegliare non il territorio dei paesi dell'Alleanza atlantica, ma il «terreno», fornendo importanti informazioni «prima e durante le operazioni Nato» in altri paesi. Si tratta dunque di un sistema finalizzato non alla difesa del territorio dell'Alleanza, ma al potenziamento della sua capacità offensiva «fuori area». Esso sarà «uno strumento chiave per rendere più incisiva la Forza di risposta della Nato (Nrf)», pronta a essere proiettata «per qualsiasi missione in qualsiasi parte del mondo». Ciò sarà reso possibile da vari tipi di piattaforme aeree e stazioni di controllo terrestri, sia fisse che mobili, con cui si potranno «prendere di mira veicoli in movimento». Verrà così potenziata la funzione di Sigonella quale base della strategia offensiva Usa/Nato.
La Nato stessa lo definisce «uno dei più costosi programmi di acquisizione intrapresi dall'Alleanza», che comporta una spesa di almeno 4 miliardi di euro. Verrà realizzato da un «consorzio transatlantico» di industrie militari, comprendente la Northrop Grumman, General Dynamics, Eads, Thales e Galileo Avionica, che nel 2005 ha ricevuto un primo contratto di 23 milioni di euro. Ulteriori impegni sono stati assunti per conto dell'Italia dal governo Prodi, nel 2006. Ma qui La Russa tira fuori l'altro asso dalla manica: al Pentagono ha firmato un memorandum d'intesa, in base al quale «ciascun governo fornisce all'industria dell'altro paese l'accesso al proprio mercato della difesa». Si prospettano dunque affari d'oro per le industrie militari dei due paesi, già impegnate in programmi congiunti come quello del caccia F-35 dal costo di 300 miliardi di dollari. Essi saranno sostenuti dai rispetti stati, che destineranno altro denaro pubblico alla spesa militare. Così la nostra spesa militare procapite, già al quinto posto nel mondo, salirà ancora.
I soldi non mancheranno: basterà fare altri tagli alla scuola e all'università!!!!
Ma non basta, lo scatenato La Russa ha dato mandato per inserire l’Italia in un nuovo progetto guerrafondaio al fianco dell’amico americano, ma questa volta anche con la complicità dell’unione Europea.
Infatti l’Ue invierà a dicembre una forza navale lungo le coste somale per una «operazione contro la pirateria»: lo ha annunciato Javier Solana, alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune. Sarà composta da navi da guerra di nove paesi (Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Belgio, Svezia, Olanda, Cipro e Lituania). La comanderà, dal quartier generale di Northwood (Gb), il vice-ammiraglio Philip Jones. Scopo ufficiale dell'operazione è difendere dagli attacchi dei pirati le navi del World Food Programme, che portano aiuti umanitari nel Corno d'Africa.
Per lo stesso nobile scopo è appena entrato nell'Oceano Indiano un gruppo navale della Nato, lo Standing Nato Maritime Group 2 (Snmg2). Ne fanno parte sette navi da guerra di Italia, Stati uniti, Germania, Gran Bretagna, Grecia e Turchia. Lo comanda un contrammiraglio italiano, Giovanni Gumiero, a bordo del cacciatorpediniere Durand de la Penne, nave ammiraglia del gruppo. Lo Snmg2, il cui comando è assunto a rotazione dai paesi membri, dipende dall'Allied Joint Force Command Naples, permanentemente agli ordini di un ammiraglio statunitense (oggi Mark P. Fitzgerald), lo stesso che comanda le Forze navali Usa in Europa. Ma - ha dichiarato ieri lo stesso ammiraglio Fitzgerald - «c'è poco che possiamo fare per fermare i pirati, in quanto le regole d'ingaggio devono ancora essere stabilite». La Nato ha comunque annunciato che, in questo «sforzo umanitario», «continuerà a coordinare la sua assistenza con l'operazione Enduring Freedom a guida statunitense». Emerge quindi il reale scopo dell'operazione. In Somalia, la politica statunitense sta subendo un nuovo scacco: le truppe etiopiche, qui inviate nel 2006 dopo il fallimento del tentativo della Cia di rovesciare le corti islamiche sostenendo una coalizione «anti-terrorismo» dei signori della guerra, sono sotto attacco e si stanno ritirando. Washington prepara quindi altre operazioni militari per estendere il proprio controllo alla Somalia, paese importante e strategico per la sua posizione geografica sulle coste dell'Oceano Indiano. Per controllare quest'area è stazionata a Gibuti, all'imboccatura del Mar Rosso, una task force statunitense. L'intervento militare si intensifica ora con la nascita del Comando Africa degli Stati uniti, nella cui «area di responsabilità» è stato inviato il gruppo navale Nato. Questo crescente intervento militare provocherà in Somalia altre disastrose conseguenze sociali, alimentando lo stesso fenomeno della pirateria. Esso è nato in seguito al saccheggio delle zone di pesca somale da parte di flotte straniere e allo scarico di sostanze tossiche, che hanno rovinato i piccoli pescatori, diversi dei quali sono poi ricorsi alla pirateria.
Che la caccia ai pirati sia un paravento, lo dimostra l'altro compito ufficiale affidato allo Snmg2: visitare alcuni paesi del Golfo persico (Kuwait, Bahrain, Qatar ed Emirati arabi uniti), partner della Nato nel quadro dell'Iniziativa di cooperazione di Istanbul.
Le navi da guerra della Nato andranno così ad aggiungersi alle portaerei e molte altre unità (tra cui il gruppo di spedizione d'attacco Iwo Jima, passato dalla Sesta alla Quinta flotta), che gli Stati uniti hanno dislocato nel Golfo persico e nell'Oceano Indiano, per controllare le rotte petrolifere, assediare l'Iran e bombardare l'Afghanistan con l'aviazione navale.
Ufficialmente sempre per proteggere i mercantili dagli attacchi dei pirati, sono arrivate nell'Oceano Indiano navi da guerra britanniche, russe e indiane. Non poteva mancare la marina militare italiana, che ha l'onore di comandare il gruppo navale della Nato, con tanto di tricolore sulla nave ammiraglia. Come sempre, però, agli ordini di un ammiraglio statunitense….
Ma che fierezza sapere che i nostri militari fanno sventolare il nostro vessilo per il mondo come fiancheggiatori dell’Imperialismo Usa, e così l’economia s’impenna e le banche si salvano insieme alle borse.
Ah! Berlusconiani se non ci foste voi……. Come si starebbe meglio!
22 ottobre 2008

18 ottobre 2008
La circolazione del sangue è paradossale, inutile alla medicina, falsa impossibile, incomprensibile, assurda, nociva per la vita dell'uomo.
(Guy Papin dopo che Harvey aveva annunciato la scoperta della circolazione sanguigna nel 1628)
Cartoni animati con un topo? Che idea orribile: terrorizzerà tutte le donne incinte.
(Louis B. Mayer, capo della MGM, rifiutando il personaggio di Topolino, 1928)
Lasciamo perdere: con un film così non si incassa neppure un cent.
(Irving Thalberg, direttore della Metro Goldwin Mayer, a proposito di Via col vento, 1936)
Oggi è praticamente impossibile trovare terre ancora sconosciute.
(Comitato dei Consiglieri di Isabella di Spagna, 1492)
Wellington è un pessimo generale. Prevedo la vittoria entro l'ora di pranzo.
(Napoleone Bonaparte, prima di Waterloo, 1815)
Fidel Castro rimarrà al potere al massimo per un anno.
(Fulgencio Batista, ex dittatore di Cuba, 1959)
Nemmeno Dio potrebbe fare affondare questa nave.
(Frase pronunciata da un marinaio alla signora Caldwell, una dei 705 sopravvissuti all'affondamento del Titanic, Southampton, 10 marzo 1912)
Bah... sarà la solita crisetta del cazzo…
(Silvio Berlusconi, attuale presidente del consiglio italiano, al suo autista che ieri gli chiedeva come va l’economia mondiale)
12 ottobre 2008
Eppure questo governo offre ottimi spunti per darsi da fare.
Temi come: la pace, la sicurezza del lavoro e sul lavoro, la redistribuzione verso le classi più deboli, la cura del territorio, la democrazia dal basso, la scuola per tutti, ecc... sono stati smantellati da Berlusconi e la sua banda.
In Parlamento il Pd sonnecchia e l'Italia dei Valori si muove su temi limitati, l'Udc invece media sulle future alleanze.
Tocca quindi a chi è fieramente anticapitalista sobbarcarsi l'opposizione in questo paese.
Un opposizione dal basso, di lotta, possibilmente fatto più di azioni concrete che di slogan e chiaccherate a vuoto.
Vogliamo un altra Italia. Lavoriamoci sù.
I panini alla porchetta al banchetto del Pdci romano..... un obbligo ogni volta che passo da Roma, almeno una cosa la trovo buona in quel partito!
Qualcuno non si dimentica del tema della pace...
Ogni tanto s'incontra anche un po' di ironia....
Ma la rabbia più forte se la becca la Gelmini e la sua orribile riforma.
I partigiani sanno da che parte stare.
L'Arci si batte contro il razzismo e raccoglie firme
Non manca la musica, popolare s'intende.
Un gran colpo d'occhio, i rossi marciano sul Colosseo, Alemanno che dirà?
Grande affetto verso "Il Manifesto", non può subire i tagli sull'editoria!
Ed in ultimo vorrei ommaggiare Nicoletta Dosio, pasionaria della Val di Susa e della lotta "NO TAV!".Una donna che a settant'anni suonati si batte per non veder violentata la sua terra dagli affaristi e dalla loro opera ad alta nocività.
Una donna che non si risparmia, che prende le botte dalla polizia, che scende a Roma per urlare la sua esistenza e quella di chi con lei lotta. Ma che è capace di raggiungere i NO MOSE a Venezia, i NO DAL MOLIN a Vicenza, e i comitati NO RIGASSIFICATORE in Puglia per sfilare con loro quando serve dare una mano solidariamente.
Se serve prendere un esempio, allora vorrei essere come Nicoletta.

06 ottobre 2008
Il pensiero di oggi va agli amici di Emergency.
Con loro ho avuto una delle mie esperienze di associazionismo e attivismo civile più belle e formative.
Ho conosciuto persone splendide, con cui ho tuttora contatti, ed ho imparato che la pace è una conquista della società intera che si accompagna a tante altre iniziative che siano culturali, economiche e civili...
"La pace non può essere mantenuta con la forza, può essere solo raggiunta con la comprensione. " (Albert Einstein)


29 settembre 2008

Nessun provvedimento sarà preso nei confronti dei poliziotti presenti: 10 nel furgone blindato, 3 in una volante vicina e due o tre in borghese che si muovevano a piedi, secondo quanto dichiarato dal dirigente, dott. Falvella. Il fermo dei missini avverrà solo 1 ora e un quarto dopo gli spari. I 15 arrestati, tra i quali Riccardo Bragaglia, risultato positivo al guanto di paraffina, saranno ben presto scarcerati e prosciolti dall’accusa di omicidio volontario e tentato omicidio, e in seguito da quella di rissa aggravata, contestata anche a quattro compagni di Walter. Il missino Enrico Lenaz, arrestato il 4 ottobre, tornerà libero dopo pochi giorni. Nel 1981 alcuni pentiti indicarono nei fratelli Fioravanti e in Alibrandi i possibili assassini. Cristiano Fioravanti, arrestato per appartenenza ai Nar, ammise di essere stato presente ai fatti armato di una pistola, a suo dire difettosa, fornitagli da Massimo Sparti. Attribuì ad Alessandro Alibrandi il colpo mortale e a Fernando Bardi la detenzione dell’arma omicida. In seguito alla morte di Alibrandi in uno scontro a fuoco con la polizia il procedimento penale fu archiviato. Fioravanti venne condannato a nove mesi e 200 mila lire di multa solo per i reati concernenti le armi.
La vicenda giudiziaria si è definitivamente chiusa nel 2001 con l’incriminazione di tre compagni di Walter per falsa testimonianza e il non luogo a procedere, per non aver commesso il fatto, nei confronti di Cristiano Fioravanti, che ora vive libero, sotto altro nome, protetto dallo stato.
19 settembre 2008

Benedetto 16: "Ma Kome!!! A Porta Portese me lo hanno fenduto per mille euro!! Mi afefano garantito ke era di valore..."
Silvio B. : "Naaaaaa....... è una pataccata!!! Si fidi, io me ne intendo...."
Max: "Eh! Caro Walter, nonostante tutto, siamo rimasti i soliti uomini di sinistra, modesti e umili! A proposito ti è caduto il portaocchiali di Cartier."
Uolter: "Grazie, Massimo."
Max: "Sua Eminenza Massimo, per favore, ma quante volte te lo devo ricordare????"
Berty: "Ma i compagni che fanno lì davanti al televisore? Guardano la partita?"
Nicky: "Macchè Fausto! Stanno a guardare Luxuria all'isola dei famosi...."
Dux Gianfranco: "Uè ragazzi, ci sono i fotografi! Sorridete e ripetete con me: Siamo tutti antifascisti!!!"
Gerarca Ignazio: "Ma dai Gianfrà! Chi ci crede!!!"
Dux Gianfranco: "Beh.... se siamo riusciti a far credere a tutti che qui Maurizio sia un essere pensante.. e pure a farlo ministro.. dai... si bevono pure questa!!!!! Vero Maurizio?"
Balilla Maurizio: " Embè.... boh... eh.. sti cazzi.... Oh... Uh... me cojoni.... Eh... alleanza nazionale... alleanza nazionale... oh... uh... biscotto.. biscotto... sti cazzi..."
S-Ventura: "Sai Morgan.. i Vanzina mi hanno proposto di fare un film con loro!!!!"
M-organ: "Ma dai.... finalmente sì che si riderà allora nei loro film!!!"
Candidato con le palin: "Ehi Giorgino! Che consiglio mi dai se vengo eletto presidente degli Iuessei?"
Giorgino: "Fatti un bel 11 Settembre che poi campi di rendita per 8 anni!!!!"
15 settembre 2008

Non sarebbe più possibile la suddivisione delle materie disciplinari tra diversi docenti: il maestro o la maestra unica dovrà insegnare tutte le materie per tutto il programma previsto nei 5 anni e dovrà aggiornarsi su tutto.