04 marzo 2008

Se cinque vi sembran pochi.




Stamane ero in macchina e mentro andavo a lavoro mi sono sintonizzato su Radio tre.

Ecco se ascolti Radio tre e trovi che abbia dei programmi piacevoli vuol dire che stai diventando vecchio.. ma non è di questo che volevo parlarvi.

In una trasmissione di domande e risposte, con un pubblico telefonico, una giovane donna, forse una piccola imprenditrice, credo del Nord, diceva con passione ed enfasi che la discussione sulle morti sul lavoro è eccessivamente drogata da ideologismo e che in realtà gl'imprenditori sono persone che mettono il rispetto dei propri dipendenti sopra ogni altra cosa. Già. E babbo natale è mio padre. Ogni giorno almeno 3,5 decessi sui luoghi di lavoro, in media, e confindustria che si rifiuta di collaborare a sanzioni per chi è inadempiente sulle norme di sicurezza sul lavoro. A casa mia questo si chiama stronzismo, altro che slancio di generosità....... ma si sa io sono impregnato d'ideologismo!!!!

Muoviamo le prime mosse di questa campagna elettorale mentre sui luoghi di lavoro di questo belpaese si continua a morire: dopo l'incidente che, venerdì scorso, aveva ucciso il quarantenne Fabrizio Cannonero nel porto di Genova, nella sola giornata di ieri altri cinque lavoratori hanno perso la vita a Molfetta, mentre lavoravano all'interno di una cisterna di zolfo.
Siamo di fronte ad un vero e proprio bollettino di guerra (184 morti e 181 mila infortuni nei primi due mesi del 2008), frutto di decenni in cui si è provveduto, via via, a smantellare sempre più quel sistema di diritti e tutele conquistati dalle classi lavoratrici attraverso anni di dura lotta. Nell'ultimo ventennio il lavoro è stato reso sempre più una pura variabile dipendente del capitale e del profitto e i lavoratori hanno visto man mano peggiorare le proprie condizioni materiali di vita: quelle economiche, rese evidenti dalle grandi difficoltà che essi hanno ad arrivare a fine mese; quelle sulla sicurezza e sulla qualità del lavoro svolto.
Ma non dimentichiamoci che siamo in campagna elettorale!!! Il quadro di difficoltà che abbiamo di fronte è reso ancora più difficile dall'insidia di un "voto utile" dietro il quale risiede la contraccambiabilità dei due maggiori partiti in corsa: Pd e Pdl. Due partiti dietro i quali in realtà vi è già il germe della 'grande coalizione'. Quella 'grande coalizione' che sta dentro la omologazione dei rispettivi programmi al modello neoliberista proposto ed imposto. Non è un caso che la signora Finocchiaro invita a votare per uno dei due partiti maggiori. In questa direzione va anche la decisione - da parte di Veltroni - di candidare i vertici confindustriali e di Federmeccanica, svelando definitivamente l'ipocrisia che si nasconde dietro la candidatura dell'operaio della Thyssen e, soprattutto, svelando definitivamente qual'è il quadro di riferimento sociale a cui ci si vuole rifare: il Pd, attraverso un falso e presunto interclassismo (malamente difeso da Giuliano Amato dalle pagine di Repubblica) in realtà si candida a rappresentare i poteri forti in un quadro di normalizzazione dal quale sia cancellato definitivamente il conflitto.

Parafrasando Piero Calamandrei che invitava i giovani a visitare i luoghi in cui è nata la Costituzione Antifascista, noi dobbiamo ritornare a osservare e renderci conto della realtà che impregna i luoghi dove l'insidia della globalizzazione neoliberista produce sempre più barbarie: dobbiamo ritornare davanti alle fabbriche a difendere il diritto ad un lavoro che sia strumento di emancipazione e di democrazia; dobbiamo ritornare davanti ai call-center a rivendicare un lavoro sicuro e tutelato per milioni di giovani che oggi non hanno alcuna prospettiva di futuro; dobbiamo ritornare davanti ai Cpt a difendere la dignità delle persone; dobbiamo ritornare lì dove siamo stati già tante volte... e dobbiamo andare lì dove non siamo mai stati... dobbiamo andare davanti a quelle cliniche fatte di blitz polizieschi per impedire che le donne agiscano il diritto alla tutela... all'autodeterminazione del proprio corpo; dobbiamo ritornare nei territori per difenderli dallo scempio ambientale che altri - ed in altri luoghi - hanno pianificato sulla testa dei cittadini.
Dobbiamo ritornare in tutti quei luoghi in cui vi è la necessità di costruire conflitto; dobbiamo ripartire dalle istanze di tutti quei soggetti sociali senza in quali il rilancio di una prospettiva autenticamente di base risulterebbe soltanto una chimera.

19 commenti:

giuy ha detto...

Purtroppo sì e ciò non è accettabile. Non nel 2008.

Anonimo ha detto...

Mio padre ha lavorato una vita nell'edilizia. Ai suoi tempi non c'erano tanti incidenti eppure le condizioni di lavoro erano peggiori e non c'erano nemmeno la metà delle norme di sicurezza che ci sono ora. C'erano però dei muratori che facevano quello per tutta la vita, iniziando da ragazzini seguendo i vecchi nel cantiere. Così imparavano, non solo a usare la cazzuola, ma anche a dove mettere i piedi, a cosa fare attenzione, a non essere così pirla da volare giù da un'impalcatura, a non stare sotto il carico da 2 tonnellate appeso a una gru ad aspettare che ti caschi addosso... Addesso ci sono albanesi e rumeni presi per qualche giorno, che non solo non sanno fare il lavoro, il più delle volte, ma non sanno nemmeno come si sta in un cantiere. Quello che mi fa impressione della morte dei 4 è questo: ma possibile che NESSUNO di loro sapesse che lo zolfo è velenoso??? NESSUNO di loro sapeva che potevano uscire esalazioni mortali dalla cisterna??? Facevano quello di lavoro e non sapevano nemmeno su cosa mettevano le mani??? Il governo dovrà emanare "nuove e più severe norme" tipo "è proibito infilare la testa dentro una cisterna che ha contenuto materiale velenoso"?? E il "capo" è morto con i suoi operai. Quindi non c'entra niente la divisione padroni-operai, perchè erano tutti uguali e lo sono ancora più nella morte. Ma è mai possibile che non sapessero cosa diavolo stavano facendo???
iIo penso che si sia logorata l'idea stessa di lavoro, sia in chi "comanda" che in chi esegue. E soprattutto non ha più alcun valore in una economia dove conta solo il capitale.

Anonimo ha detto...

sono con te...

Anonimo ha detto...

è un disastro.. un volta c'era un'avangurdia ....un potere operaio .. adesso?

rob.

Maurone ha detto...

x giuy: ma manco nel 2007 e prima e dopo!!!!!

x effimera_mente: dici proprio come stanno le cose, non c'è che dire... questo capitalismo si sta mangiando tutto persino il coraggio di reclamare diritti, aspettarsi il riconoscimento di una dignità. Questo è TERRIBILE, no?

x stone: grazie. Tutti per uno, uno per tutti?!

x rob: un buono pasto, se ti va bene?

Anonimo ha detto...

...è un orrore serio.
poi quando vedo, che il partito di riformista candida calearo, beh, dico...che cosa d'altro ci possiamo aspettare?
and
www.wrong-.splinder.com

Anonimo ha detto...

Non so se riesco a venire al concerto dei Baustelle, perchè sabato lavoro dalle 7.30 e all'Hiro i concerti incominciano sempre tardi :(

Anonimo ha detto...

Vome non detto, ho appena visto che il concerto è sold out

Maurone ha detto...

x and: candidano Calearo perchè Montezemolo aveva da fare?

x effimera_mente: stavolta ti racconterò io, va...

Vale ha detto...

Prima c'era una coscienza politica, una morale, un'ideologia....

Maurone ha detto...

x stella vale: prima. Ecco.. bisognerebbe tornare lì.. al punto di partenze delle lotte delle e dei lavoratrici/lavoratori, agli anni '70, ai ragazzotti di piazza statuto con il selciato tra le mani e nella bocca...

Anonimo ha detto...

bisognerebbe tornare a che se -una come efimer-mente- posta una risposta così di merda...la si banna per sempre.
ecco.

Maurone ha detto...

Senti anonimo, qui nessuno banna nessuno, nemmeno il sottoscritto.
Ognuno può criticare l'altro, ma argomentando prego.
Purtroppo è vero che sul posto di lavoro in molti non tengono alla propria vita, proprio perchè il capitalismo ha spogliato le persone del coraggio di reclamare per sè e gli altri certi diritti, le cose ottenute in anni e anni e anni dal movimento dei lavoratori sono costate sacrifici enormi in chi li ha reclamati.
Purtroppo proprio il ruolo supino del sindacato ha lasciato che una certa coscienza andasse a smarrirsi. In molti si devono guadagnare il pezzo di pane, e lo fanno con le regole del gioco che i padroni e i capetti impongono, e lo fanno in silenzio, perchè non hanno le spalle coperte, sanno che nessuno si prenderà cura di loro e delle loro famiglie se si esporranno. Si sta assottigliando il senso di mutuo soccorso. Io mi darei da fare per invertire la rotta. Davvero.

Anonimo ha detto...

montezemolo sarà il consulente non troppo occulto...
and
www.wrong-.splinder.com

Anonimo ha detto...

"...a non essere così pirla da volare giù da un'impalcatura, a non stare sotto il carico da 2 tonnellate..."

Aver fame mi pare un diritto abbastanza umano per non permettere che -simili nefandezze fasciste- vengano scritte.

"E il "capo" è morto con i suoi operai. Quindi non c'entra niente la divisione padroni-operai, perchè erano tutti uguali e lo sono ancora più nella morte"

L'uguaglianza è un punto di vista.
C'è chi rischia cento e chi rischia uno. No?
Come vedi argomento, caro Maurone.

In quanto al mio anonimato che sembra suscitare ironia...
mi firmo, dopo aver argomentato.

Spero basti.

Luca

(Tu chiami capitalismo il padrone, persone i poveracci considerati come stracci. Mi dovrò aspettare di dover leggere, sul tuo blog che credevo democratico, slogan tipo: aiutiamoli ma nel loro paese, facciamoli studiare prima di sfruttarli...?
Qui nessuno banna nessuno...però ci si inalbera per una mia risposta chiara e non si dice nulla a chi ti risponde che le norme di sicurezza ci sono e maggiori di un tempo.
Complimenti.
Complimenti a tutti, ai coglioni e non.
Ho salutato anche i coglioni per non sentirmi dire che, in questo luogo, non bisogna evitare di salutare tutti.
Così saluto proprio ognuno!)

Maurone ha detto...

x and: certo!! E pagato profumatamente per la sua consulenza.

x luca: guarda la mia non era una reazione stizzita, tutt'altro. Solo un invito ad argomentare. Tra l'altro Effimera_mente è, visto che la conosco, mooooltoo lontana da essere una fascista. Se si leggessero altri suoi commenti su questo umile blog lo si capirebbe subito. Se si da del fascista così facilmente si rischia di perdere di vista i veri fascisti.
Sono lontano anni luci da dire "aiutiamoli nel loro paese, basta che non vengano da noi" semmai sono dell'idea di non trasformare i paesi dell'est europa, dell'africa, dell'america latina e del medio e lontano oriente in discariche dell'occidente.
Ritornando all'argomento del post credo che la sicurezza nei luoghi di lavoro è nelle mani degl'imprenditori ma anche nel coraggio di rivendicazione delle/dei lavoratrici/lavoratori, magari con un sindacato meno debole a supportarli. Guarda nella mia vita ho lavorato in nero in una serigrafia, tutto il giorno a contatto con solventi, vernici e acidi, senza protezioni, senza mascherine, senza depuratori. Lavoravo lì perché non avevo altre entrate e non potevo pesare sulle modeste pensioni dei miei genitori. Eppure quando uscivo dalla serigrafia dopo 10 ore di turno avevo i polmoni che mi facevano male, puzzavo ed ero sporchissimo… e sì... mi sentivo un pirla ad essere così combinato.
Anche gli operai a cavallo tra l'800 e il '900 lavoravano per fare la fame, in condizione lavorative con standard minori a quelle attuali, ma sapevano scioperare e tirare fuori i coglioni davanti ai cannoni di Bava beccarsi e Lamarmora.
Ehmmm.. per quanto riguarda i coglioni.. magari evita... non per un moralismo di facciata, per carità, io passo tutto il giorno a scambiarmi epiteti ben peggiori con il mio collega Gianka, ma…. Dare del coglione in modo gratuito mi ricorda terribilmente Berlusconi, e credo che tu non ci assomigli, no?

Anonimo ha detto...

Fascista è anche un niente.
Pesante come macigni.
Se poi non si può usare più la parola coglione perchè anche le parole ci vengono rubate...bè...saluto pure te.

Luca

Anonimo ha detto...

Scusa, non immaginavo che il mio commento avesse creato un piccolo scompiglio.

Le mie considerazioni nascono dai commenti fatti con mio padre, che sui cantieri c'è stato una vita e sa come funziona molto meglio di tutti i sindacalisti e i politici, che si guardano bene dal prendere in mano una cazzuola.
La maggior parte degli incidenti sono dovuti al fatto che le persone non si rendono conto dei pericoli.
Le misure di sicurezza sui cantieri sono difficili da far applicare perchè
1. per i datori di lavoro è un costo in più e non da poco
2. è difficile far accettare agli operai l'idea di doverle seguire
Per quanto riguarda le rivvendicazioni: quali rivendicazioni possono venire da operai che lavorano 7 giorni qua e 2 giorni là, che non sanno cos'è un cantiere e tanto meno come dovrebbe essere, che non sanno nemmeno quali rischi si corrono in un determinato contesto?
Per quanto riguarda l'incidente di Molfetta, si sta cercando a tutti i costi un colpevole senza che probabilmente ve ne sia uno, tanto è vero che tra gli indagati ci hanno messo pure l'autista che aveva portato lì la cisterna!!!

Allora com'è stato il concerto?

Maurone ha detto...

x luca: vabbè e io saluto te.

x effimera_mente: credo che la magistratura avrà i suoi grattacapi, è una situazione limite, come sempre chi aveva responsabilità farà di tutto per far da scaricabarile. Io sarei un po' meno indulgente con i datori di lavoro e penserei a fare più cultura di rivendicazione tra i lavoratori...

Il concerto.. beh io l'ho visto così: suonato pochino (meno di un'ora e mezza, ma forse ci sono stati dei problemi con il mixer...), saltati un paio di pezzi importanti (tipo un romantico a Milano), lui senza voce (o comunque troppo vibrato) e molto statico, lei invece grintosissima, accattivante, la band non male davvero c'era un bravo chitarrista-violinista-fisarmonicista che davvero era un valore aggiunto, nell'insieme mi aspettavo qualcosina in più...