09 novembre 2006

Mi chiedo se troverò qualcosa nel mio cammino

Mi chiedo se troverò qualcosa nel mio cammino
Sforzandomi non trovo molto all'orizzonte
Ma si sa
Nessuno sa vedere in fondo al destino
Cosa devo fare dunque?
Nella mano trovo tante formiche
Poi volgo lo sguardo fuori dalla finestra
Una cassa da morto scivola sul viale
Ma è veloce, e si perde via
Faccio un grosso respiro
Corro fuori
Scendo svelto le scale
Come sono lunghe queste scale
Mi sembra di cadere, una, due, tre volte
Arrivo alla fine
C'è la strada
E ballo, ballo
Una musica che sento solo io
Anche perché non c'è nessuno vicino a me
Mi butto per terra
Riprendo, tranquillamente, fiato
E poi lievito
Il mio corpo, disteso, si alza in volo
E velocemente torno sul balcone di casa mia
Mi accomodo su una sedia
Ho la tua cartolina in mano
Che tu lo pensi o meno
Sarà sempre importante per me questo ricordo di te
Fra un paio di giorni comprerò una bicicletta
Ci girerò tutta la città
Imparerò ad inforcare per bene ogni curva
Sarò brillante ad usare il cambio
Sempre più bravo, sempre più veloce
Con l'aria che mi pungerà la pelle del viso appena rasata
Così taglierò i miei traguardi
Ma ci sarà qualcuno a baciare il campione?
Devo cambiare pagina
Ho bisogno di nuovi sogni
E il domani per me è sempre così affascinante
Quale nuova scoperta farò?
Aspettate, aspettate
Appena la vivrò, ve la racconterò

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma per caso siamo tutti in cerca del vero amore?
Ma per caso siamo tutti rimasti a guardare un ricordo su un balcone...sul letto...nel parco...?
Ma per caso siamo tutti a gareggiare:chi a nuoto, chi in bicicletta...chi comunque rincorre a perdifiato un sogno.
Ma per caso siamo tutti a inseguirci sulla circonferenza di un enorme cerchio fatto di comunicazione ricorsiva, informazione ridondante?
Che la forza centrifuga mi espelli(si dice così eheehhe?) fuori da questa vertigine!
FLANNAGAN http://cocktails.splinder.com/

Anonimo ha detto...

io no

Anonimo ha detto...

quante volte cado....

robibandito

Anonimo ha detto...

Che belle parole Maurone...

Maurone ha detto...

La poesia che avete letto è stata scritta quasi 10 anni fa. Era un momento particolare della mia vita, mi ero appena lanciato in quella avventura agrodolce che si rivelò l'università, non terminata, ma che mi permise di conoscere persone e realtà che segnarono indelebilmente la mia vita. Ho deciso di riprenderla, perchè adesso, come allora, sto seriamente pensando d'immetttere una serie di novità nella mia esistenza, ma la mia prospettiva è alquanto frammentaria, e mi muovo ancora tra molti interrogativi.
Non posso che dirvi di rimanere su queste frequenze se volete avere novità....

Anonimo ha detto...

ma per caso abbiamo collezionato solo fregature?


moakabastarda

Anonimo ha detto...

anche tu tornhi all'università???!! Ci deve essere una particolare congiuntura astrale di questi tempi, conosco un sacco di gente che si iscrive all'Uni ben oletr i tempi canonici. Una dsarei io :)

tEmPhE ha detto...

"E velocemente torno sul balcone di casa mia
Mi accomodo su una sedia
Ho la tua cartolina in mano
Che tu lo pensi o meno
Sarà sempre importante per me questo ricordo di te"

temphe ricorda
au-rev

Anonimo ha detto...

...mi sa che solo io non mi sono reiscritto...
accidenti...
passatemi i vsotri libri così studio anche io a distanza...
andrea
www.wrong-.splinder.com

Maurone ha detto...

No Non torno all'università! Intendevo riprendere la poesia....
Sono troppo vecchio per ritornare con i libri in mano....

Anonimo ha detto...

ahahaha! scusa! è che sono entrambe femminile, Università e poesia. Ma anche io sarei troppo vecchia per tornare con i libri in mano...

Goccia ha detto...

io scelgo di rimanere su queste frequenze..ora sono curiosa di sapere..complimenti per la poesia..

Vale ha detto...

La poesia parla anche un po'di me.....grazie.