26 ottobre 2006

Sfiga ad Personam

Leggo pari pari dalla seguente Ansa: ROMA, 22 OTT - Portar 'sfiga' non e' reato: non e' passibile di condanna penale chi augura la cattiva sorte ad un'altra persona . Lo sottolinea la Quinta sezione penale della Corte di Cassazione che ha parzialmente annullato la sentenza del giudice di pace di Genzano con la quale - nel 2005 - un trentenne era stato condannato per ingiurie e minacce. La condizione e' che il malaugurio si limiti ad essere una 'previsione' e non sia fatto nulla di concreto affinché si realizzi.

È ovvio… credo che abbiate imparato a conoscermi no? Cosa mai pensate che mi potesse suggerire questa notizia?
Questa non è altro che l’ennesima legge ad personam che il Cavaliere di Arcore si è fatto realizzare per sfuggire alla giustizia!!!!!
Infatti è ormai settimane che il nostro impareggiabile Silvio B. (noto anche come tessera P2 n. 1816) sta gufando contro il governo Prodi, che secondo lui non reggerà il voto sulla Finanziaria, e si dice pronto a tornare con le sue truppe a Palazzo Chigi (Casini e Fini permettendo).
Ma come di già?
Vabbè io sono per la libertà di parola, ma qui siamo alla reiterazione di reato!
Capisco che questa Finanziaria sia innovativa come un San Remo condotto da Pippo Baudo, abbia i criteri di redistribuzione del reddito ispirati dallo sceriffo di Nottingham, per non parlare che sui fogli di Padoa – Schioppa ci sono evidenti segni di rossetto lasciati da Montezemolo (si sa i neolibersti sono molto affettuosi tra loro), ma la sfiga che Berlusconi ci lancia non oltrepassa i confini di tutto ciò?
Penso di sì e credo che lui lo sappia e che lo sappiano anche i giudici della Quinta sezione penale della Corte di Cassazione che, per evitare che qualcuno denunci il cavaliere per questo suo ennesimo ritorno alla ribalta, hanno approfittato delle peripezie del trentenne di Genzano per porre almeno un freno alle sicure nuove disavventure giudiziarie del nostro ex premier. Insomma, almeno temporaneamente, se le sue gufate dovessero avverarsi allora si materializzerebbero le condizioni per denunciarlo per ingiurie e minacce, ma certamente un giudice compiacente non avrebbe problemi a scagionarlo. Basterà prendere in esame le leggi emanate da Mastella, le circolari di Di Pietro, le dichiarazioni di Rutelli, le strette di mano di D’alema per capire che insomma… se le cose non vanno bene magari l’Unione se le è anche cercata….

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