08 ottobre 2006

Oggi ricorre il quinto anniversario del disastro di Linate
Il disastro di Linate, con un bilancio finale di 118 vittime, è il più grave incidente aereo mai avvenuto in Italia; tra le collisioni al suolo nella storia dell'aviazione è superato solo dalla tragedia di Tenerife del 1977.
L'
8 ottobre 2001 alle ore 08:10 locali un McDonnell Douglas MD-87 della compagnia aerea Scandinavian Airlines System, in fase di decollo dall'aeroporto di Milano-Linate, entrò in collisione con un Cessna Citation entrato erroneamente in pista a causa della fitta nebbia.
Dopo l'impatto, l'MD-87 non riuscì a completare la fase di
decollo e si schiantò contro il deposito bagagli situato sul prolungamento della pista.
L'urto e l'
incendio successivamente sprigionatosi non lasciarono scampo agli occupanti di entrambi gli aeromobili, ne a quattro addetti allo smistamento bagagli al lavoro nel deposito.
A meno di un mese di distanza dall'
attacco al World Trade Center di New York molti, in un primo momento, pensarono a un attentato terroristico; ben presto fu invece chiaro che si trattava di un incidente.
Il 20 novembre 2002 ha avuto luogo la prima udienza preliminare del processo penale per l'attribuzione delle responsabilità nell'ambito dell'incidente di Linate, giunto oggi al secondo grado di giudizio.
Il
13 marzo 2003, nel corso dell'ottava e ultima udienza preliminare, sono stati rinviati a giudizio, con l'accusa di concorso in disastro colposo e concorso in omicidio colposo plurimo, i seguenti imputati:
Sandro Gualano -
amministratore delegato dell’Enav
Fabio Marzocca - direttore generale dell’Enav
Santino Ciarniello - responsabile dei servizi del traffico aereo (Enav)
Sandro Gasparrini - responsabile delle operazioni di terminale di Enav
Nazareno Patrizi - responsabile gestione regionale
Lombardia (Enav)
Raffaele Perrone - responsabile del Centro Assistenza Volo (Enav)
Paolo Zacchetti -
controllore del traffico aereo (Enav)
Francesco Federico - responsabile circoscrizione territoriale (
Enac)
Vincenzo Fusco - direttore dell’aeroporto di Linate (Enac)
Antonio Cavanna - responsabile dell’Unità Organizzativa Sviluppo e Manutenzione Risorse Aeroportuali di
Sea
Giovanni Lorenzo Grecchi - responsabile del settore gestione Risorse Aeroportuali di Linate (Sea)
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Il processo di I grado
Fin dalla prima udienza, il
4 giugno 2003, il processo è stato spezzato in due tronconi, uno secondo l'iter regolare e l'altro secondo la procedura del cosiddetto rito abbreviato.
Il
16 aprile 2004 venne pronunciata la sentenza del processo regolare, il 14 marzo 2005 quella di rito abbreviato; tali sentenze diedero i seguenti esiti:
Sandro Gualano: 6 anni e 6 mesi.
Fabio Marzocca: 4 anni e 6 mesi.
Santino Ciarniello: 3 anni e 4 mesi.
Sandro Gasparrini: assolto.
Nazareno Patrizi: 3 anni e 10 mesi.
Raffaele Perrone: 3 anni e 10 mesi.
Paolo Zacchetti: 8 anni.
Francesco Federico: 6 anni e 6 mesi.
Vincenzo Fusco: 8 anni.
Antonio Cavanna: assolto.
Giovanni Lorenzo Grecchi: assolto.
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Il processo di II grado
Il processo di appello ha avuto il suo epilogo il
7 luglio 2006, quando è stata pronunciata la seguente sentenza:
Sandro Gualano: 6 anni e 6 mesi.
Fabio Marzocca: 4 anni e 4 mesi.
Santino Ciarniello: 2 anni e 8 mesi (
patteggiati).
Sandro Gasparrini: assolto.
Nazareno Patrizi: 3 anni (patteggiati).
Raffaele Perrone: 3 anni (patteggiati).
Paolo Zacchetti: 3 anni.
Francesco Federico: assolto
Vincenzo Fusco: assolto.
Antonio Cavanna: 3 anni.
Giovanni Lorenzo Grecchi: 3 anni.
L'
indulto approvato definitivamente dal parlamento il 29 luglio 2006 ha ridotto di 3 anni tutte le condanne.
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Cosa è cambiato
Come sempre accade dopo una tragedia, nuovi regolamenti, infrastrutture e procedure sono stati varati, sia a Linate che nel resto d'Italia, per aumentare la sicurezza degli aeroporti in caso di nebbia.
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Segnaletica orizzontale
A Linate è stata messa completamente a norma la segnaletica orizzontale; Il raccordo R5 è stato rinominato raccordo N (November), dato che si sviluppa verso
nord (North); similmente, il accordo R6 ora si chiama W (Wiskey), dato che porta al piazzale ovest (West).
Allo stesso modo, tutti gli altri aeroporti afflitti dal problema della nebbia (come ad esempio
Milano-Malpensa, Bergamo-Orio al Serio e Torino-Caselle) sono stati oggetto di importanti migliorie nella gestione dei movimenti al suolo con bassa visibilità.
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Radar di terra
Il
19 dicembre 2001, dopo soli due mesi dal disastro, tutti gli impedimenti che avevano ritardato l'installazione del radar di terra vennero definitivamente superati e la torre di controllo poté nuovamente avvalersi di tale utilissimo strumento.
Un radar di terra venne in seguito installato anche negli aeroporti di
Torino e Bergamo, cosa già da tempo pianificata ma di certo eseguita più celermente a seguito dell'incidente.
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Nuove procedure in bassa visibilità
A seguito del disastro vennero colmate anche molte lacune normative nell'ambito dell'aviazione civile: in data
30 giugno 2003, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile produsse un regolamento denominato Operazioni ogni tempo nello spazio aereo nazionale; tale regolamento venne recepito dall'Ente Nazionale Assistenza al Volo e tradotto il 25 novembre 2004 in un documento intitolato Disposizioni operative permanenti per le procedure in bassa visibilità.
Tali disposizioni costituiscono oggi nel nostro Paese il codice di riferimento per
piloti e controllori del traffico aereo ogni qual volta la visibilità in un aeroporto scende al di sotto di 550 metri.
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Corso LVP in Enav
Il
5 gennaio 2005 Enav ha varato il primo Corso LVP (Low Visibility Procedures - Procedure in bassa visibilità) per i propri controllori di volo; tale corso costituisce oggi parte integrante del bagaglio tecnico-professionale di ogni controllore che si accinge ad iniziare la professione.
(da Wikipedia)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

davvero uno scandalo la vicenda....
arrivo da stelalvale...buona domenica...
andrea
www.wrong-.splinder.com

Anonimo ha detto...

Sarebbe interessante un riassunto sui licenziamenti o mancati licenziamenti ai condannati.
Perche' siamo sempre punto e a capo...